E’ vero, ne parliamo spesso: il panino non è un alimento, è una pratica (nel nostro caso, ossessiva compulsiva). Con le sue regole: ci deve essere il pane di qualsiasi genere, forma, impasto… tagliato a metà e imbottito, a far da supporto al companatico.
Quindi, dopo aver tracciato la mappa del panino americano, Paese cui un tributo a sé era doveroso, ci lanciamo in un progetto più ambizioso: la mappa mondiale del sandwich.
Già immagino sopracciglia alzati, bocche ritorte in espressioni di perplessità e derisione. Non siate scettici, collaborate: noi partiamo con 27 panini, in rigoroso ordine sparso. Quanti ne abbiamo dimenticati?
1. Vietnam: Banh Mi. Il nome di questo sandwich proviene, come in altri casi, dal pane: il Banh Mi, impasto leggero e crosta sottile simile a una baguette, è una diretta conseguenza della dominazione francese che ha interessato quest’area per lungo tempo.
Il ripieno è tra i più vari, ma prevede quasi sempre il coriandolo, le carotine sott’aceto e il pâté vietnamita di fegato di maiale.
2. Inghilterra: Chip Butty. Chissà se in Belgio sanno che gli inglesi si sono rubati il panino nazionale… il Chip Butty è un sandwich di pane a fette con le patatine fritte.
3. Cile: Barros Luco. Qui i panini devono ottenere il blessing politico prima di diventare cibo nazionale: il Barros Luco deve il suo nome a Ramon Barros Luco, presidente del Cile dal 1910 al 1915, che amava questo sandwich con manzo e formaggio fuso al punto di mangiare solo quello durante i pranzi al Palazzo Nazionale dei Congressi.
Stessa storia per il Barros Jarpa (un semplice panino al prosciutto e formaggio), in onore di Ernesto Barros Jarpa, senatore e cugino di Ramon Luco.
4. Brasile: Bauru. In Brasile, si sa, sono più nazionalpopolari: il panino nazionale quindi deve la sua fama a Casemiro Pinto Nero, uno studente di San Paolo, detto “Bauru,” dal nome della sua città natale, fan sfegatato di questo sandwich composto da mozzarella, roast beef, pomodori e cetrioli sott’aceto.
5. Senegal: Sandwich di fagioli. A Dakar il panino è rigorosamente vegetariano: il ripieno per eccellenza è lo stufato di fagioli e cipolle.
6. Austria: Bosna. Dal Paese con la più grande varietà di salsicciotti del mondo, non c’era che da aspettarsi questo: il panino nazionale è molto simile a un hot dog, con cipolla e mostarda.
7. Messico 1: Cemita. Anche in Messico il nome di questo sandwich deriva dal tipo di pane con cui viene preparato: la Cemita, pagnotta rotonda ricoperta di semi di sesamo originaria di Puebla.
La carne del ripieno può variare, mentre il condimento in genere prevede avocado, formaggio fuso e salsa piccante.
8. Messico 2: Torta. Il ripieno è quello della Cemita, ma il pane è diverso: niente semi di sesamo e forma più allungata, simile alla baguette francese.
9. Uruguay: Chivito. Già la “base” di partenza di questo panino è imponente: per essere definito Chivito, devono esserci manzo churrasco, maionese, olive, formaggio e pomodori.
Da qui si parte, e ci si può aggiungere bacon, uova, prosciutto …
10. Francia: Croque Madame. Con l’eleganza che li caratterizza, solo i francesi potevano inventarsi due panini così: il Croque-monsieur (che se lo chiami toast, si offendono moltissimo), e il Croque-madame, ossia il Croque-monsieur con un uovo fritto sopra.
11. Cuba: Cuban. Dei dubbi sull’origine di questo panino avevamo già parlato: non è certo se sia nato effettivamente a Cuba, o (più probabilmente) nella comunità cubana immigrata in Florida a inizio Novecento.
Comunque, quel che conta è la sostanza: pane cubano, prosciutto, arrosto di maiale, emmental, cetriolini e mostarda.
12. Turchia: Doner Kebab. Il panino che, dopo l’hamburger americano, conta il più alto tasso di globalizzazione. Lo descrivo giusto per dovere di cronaca: carne arrosto sminuzzata (di pollo, manzo, agnello, mai di maiale!) condita con harissa piccante, humus di ceci, salsa tzatziki, con pomodoro fresco e insalata.
In Italia il pane più diffuso per il kebab è la yufka, simile a una piadina, che viene servita nella tradizionale forma arrotolata, dando origine al dürüm kebab, mentre il Doner Kebab prevede l’uso di una pagnotta rotonda.
13. Trinidad e Tobago: Doubles. Sono tutti capaci di fare i panini con le baguettes. A Trinidad e Tobago fanno di meglio: pasta del pane fritta spaccata in due (da qui il nome: “doppio”), farcita con ceci al curry e salsa piccante.
14. Portogallo: Francesinha. Dal nome possiamo intuire l’ispirazione di questo sandwich. Tuttavia, alla faccia della delicatezza che la langue d’oil ispira, la francesina è una specie di “super power Croque-monsieur”.
Prosciutto, salsiccia o vera e propria bistecca di manzo, ricoperti di formaggio fuso, pomodoro fresco e una salsa alla birra che ogni ristorante tiene segretissima.
15. Sud Africa: Gatsby. Versione sudafricana dell’hoagie del Delaware: il panino con tutto, ma proprio tutto (le patatine fritte semplicemente devono esserci).
Narra la leggenda, nemmeno troppo antica, che il nome risalga alla prima proiezione dell’omonimo film con Robert Redford, nel 1974.
16. Quebec: Hot Chicken. Sandwich al pollo arrosto sminuzzato e affogato, letteralmente, in salsa gravy.
17. Olanda: Broodje Kroket. Ecco un piccolo meraviglioso gioco di incastri: una sorta di “panino dentro il panino”.
Il Kroket è una crocchetta di carne fritta, che viene poi servita all’interno di una tenera pagnotta bianca. Recenti statistiche confermano che ogni olandese ne mangia almeno 29 all’anno.
18. Belgio: Mitraillette. Come dicevamo, in Belgio le french fries sono una cosa seria. Quindi il panino nazionale non poteva che essere essenzialmente composto di patatine.
Capita anche che ci siano del pane e della carne, ma sono satelliti.
19. Italia: Panini. Ok, veniamo a noi: abbiamo creato un movimento. Un simbolo, una bandiera degli anni ’80: il paninaro. Cintura El Charro e Timberland ai piedi, quando arrivavano le sfitinzie partivano necessariamente anche i Duran Duran a palla. Scusate lo sproloquio.
In realtà, l’Italia ha una varietà regionale vastissima, sia per quanto riguarda la farcitura che la forma del pane.
20. Serbia: Pljeskavica. Questo panino non si può mangiare esattamente con le mani, infatti in genere viene servito in piatto. Si tratta di tenero pane pita farcito di carni stufate miste, agnello, maiale, manzo o vitello.
21. Australia: Prawn Rolls. Questo può essere considerato il re dello street food australiano: rotolo di pane bianco, rimpinzato di gamberi (che in Australia raggiungono dimensioni davvero considerevoli) con qualche foglia di lattuga e salsa cocktail.
I gamberi possono esseri cotti in vari modi: fritti o al vapore, per esempio.
22. Malesia/Singapore: Roti John. Può capitare di vedere un Roti John a “cielo aperto”, il che lo rende molto più simile a una bruschetta che a un sandwich, ma nella versione paninosa prevede: carne tritata, sardine, uova, cipolle e salsa piccante.
23. Cina: Rou Jia Mo. Diciamolo, la cucina cinese non brilla certo per i suoi panificati. Perciò trovare un sandwich degno di questo nome può essere un tantino complicato, a meno che non intervenga il Rou Jia Mo, che in cinese significa semplicemente “panino alla carne”.
24. India: Vada Pav. Chi dice che il popolo dei panini-addicted è un branco di carnivori senza soluzione di continuità, sbaglia (!): basta andare in India.
Non a caso l’unico panino vegetariano di questo elenco è il Vada Pav, pan di patate fritto e farcito con formaggio o samosa.
25. Giappone: Yakisoba. L’origine di questo curioso panino è incerta…almeno per me! Suggerimenti di ogni tipo sono dunque i benvenuti.
Comunque, la cosa che più si avvicina a un sandwich in Giappone è questa bomba di carboidrati che prevede la farcitura di pane simile alla baguette con noodles fritti.
26. Polonia: Zapiekanka. Va bene, in effetti il (lo?) Zapiekanka è più simile a una pizza che a un panino…ma avete visto quanto è grande?
Si tratta di una baguette passata al forno, guarnita di ogni cosa vi possa venire in mente.
27. Finlandia: Porilainen. Semplice e gustoso: il Porilainen è un sandwich di pane bianco, farcito con una spessa fetta di salsiccia, cetrioli sott’aceto e crema di cipolle.
Può essere condito con maionese, mostarda e ketchup.