Per la serie forse non tutti sanno che. Ieri (vent’anni fa) hanno lavorato insieme al Gavroche di Londra, monumento dell’alta cucina londinese. Oggi “uno è il mostro Ramsay, 13 stelle Michelin, 39 ristoranti, una ventina di libri e 38 milioni di dollari guadagnati nell’ultimo anno; esplosivo, amato, contestato. L’altro è il visionario Oldani, che 10 anni fa, quando nessuno ci pensava, ha inaugurato la filosofia della grande qualità a prezzi sensati; educato, riservato, meditativo.
Se le davano di santa ragione suggerisce Panorama che –Carramba!– questa settimana li ha fatti ritrovare per un’intervista doppia.
Ora, non è che potete scroccare la lettura senza pagare dazio. Che li valga o meno, per il settimanale abbiamo comunque pagato il prezzo di copertina. Ecco la richiesta. Immedesimatevi e prendete apertamente posizione: vi calate più volentieri nei panni di Ramsay o di Oldani? Per facilitarvi il compito, segue elenco delle persone e cose citate nell’intervista.
MASTERCHEF.
Ramsay: E’ un concentrato di quel che avviene ogni giorno in tutti i ristoranti da centinaia di coperti. Altrimenti si chiude.
Oldani: Io spiego e correggo l’errore. Se si ripete, ignoro il colpevole per una settimana.
FERRARI/CHEF NEI RISTORANTI.
Ramsay: Sono appena stato a Modena a comprarmene una: non ho domandato chi avvita i bulloni. Io sono la Ferrari della cucina. Quando non sono in cucina, ai fornelli si lavora come fossi presente.
Oldani: Al D’O io ci devo essere. Io sto alla bicicletta Colnago che mi sono appena comprato come Ramsay alla Ferrari. Non innesto la marcia, pedalo.
CRITICA GASTRONOMICA.
Ramsay: Non so che farmene. Il giudizio che mi interessa è quello dei clienti che tirano fuori fior di quattrini per un’esperienza Ramsay.
Oldani: Nessun critico dell’ultima ora, per favore. Oppure: dimostrino che dsanno cucinare almeno come me e mi aiutino a migliorare.
GIRO DELLA SALA PER SALUTARE I CLIENTI.
Ramsay: Sono scozzese, ossequiare i ricchi&famosi non è il mio genere. Casomoi vengono loro in cucina.
Oldani: Passo tra i tavoli.
CUOCHI VENTENNI E TATUATI CHE PREPARANO IL FUNERALE AGLI ULTRAQUARANTENNI.
Ramsay: Solo i vecchi tromboni restano fuori. La parola chiave non è innovare ma saper durare. Io sono uscito dalla crisi della mia holding nel 2008 semplificando i menu, usando prodotti locali, creando una lista di 100 vini al bicchiere.
Odani: Se pretendi di essere bravo solo perché esibisci i bicipiti tatuati non hai capito ninete. Non vedo un movimento.
COSA FARANNO TRA VENT’ANNI.
Ramsay: Forse mi dedicherò a insegnare.
Oldani: L’universo della tavola: design, etica, giusto profitto, e sono solo all’inizio.
COSA PENSANO L’UNO DELL’ALTRO.
Ramsay: L’ho raccomandato perché vorrei che fosse tra i protagonisti di una futura edizione di Masterchef: ha il fisico e la testa.
Oldani: Non dirigerei un ristorante di Ramsay, col D’O, un locale tutto mio, ho dimostrato che si può offrire un pasto di qualità a 11,50 euro.
[Crediti | Panorama, Dissapore, immagine: Panorama]