Il futuro è nel preservativo per “proteggere” le bottiglie di vino

Il futuro è nel preservativo per “proteggere” le bottiglie di vino

Un preservativo per “proteggere” le bottiglie di vino. Da utilizzare per chiudere ermeticamente le bottiglie già aperte. E’ questo un nuovo ritrovato della scienza e della tecnica americane, concepito da madre e figlio Mitchell Strahan di 21 anni e Laura Bartlett di 47 anni.

L’idea è per il momento un prototipo inserito sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter, in attesa di raccogliere i fondi necessari per essere messa sul mercato. Necessita di 7.500 $ (5.483 euro circa). Per il momento ne hanno raccolti 3.846 $ (2.811 euro circa).

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E’ un progetto ad alto potenziale di vendita, sottolinea la stessa piattaforma Kickstarter, perché di fatto è una comodità. Questo “cappuccio” richiude perfettamente  la bottiglia senza modificarne l’altezza, così si può sempre mettere in frigo. Si può usare per qualsiasi tipo di drink, non solo vino: birre, softdrink, energy drink. Si può mettere nel portafoglio e tenere sempre con sé. Infine avrà un costo molto contenuto, rispetto ai sigilli da veri amateur.

L’idea è venuta in mente al ventunenne Mitchell, vedendo la madre rincasare da un party con una bottiglia di vino mezza aperta e sigillata con pellicola trasparente ed elastici. (Quello che  tutti noi facciamo quando restiamo senza preservativi).

Qui il progetto su Kickstarter.

Mitchell e la madre offriranno un premio a coloro che saranno disposti a finanziare il progetto con 599 $:  prepareranno una cena- cabaret con qualche scenetta comica. Spese di viaggio non  incluse.

(Crediti: The Telegraph, Kickstarter)