Le vere mamme cucinano. E mia madre è una mamma da sogno, compreso il polpettone e la torta fatta in casa. Affettuosa, presente, incoraggiante, stimolante, certo non me la posso prendere con lei causa deficit da accudimento. Eppure.
Eppure dicono di me:
Predestinata allo zitellaggio (mia madre).
Il talento ha saltato una generazione (io).
Non fa niente, ci prendiamo una pizza (gli amici).
Vediamoci tra vent’anni (gli uomini che frequento).
Cambiano le angolature ma la sostanza resta: non sono una buona cuoca. Intendiamoci: cibi pronti, pizze ordinate all’ultimo, pasta cotta al volo non mi avrete. Sfoglio ricettari, intaso il tablet di applicazioni, faccio indigestione di spadellamenti in tv, insomma mi applico. Eppure non becco mai la cottura degli spaghetti, e la forma della frittata è sempre diversamente tonda.
“Dovresti innervosirti meno e farti furba”, ha detto l’altro giorno mia madre come se niente fosse. “Chiedi a qualche vero appassionato qual è il migliore consiglio di cucina che ha ricevuto, ti aiuterà”. Oltre a benedirla stavo per fare la ola.
Mi sono subito buttata su Google: “erbe fresche e non secche”, “per carità l’aglio bruciato”, “assaggia prima di servire”, “l’acqua della pasta non bolle se la guardi”.
Sì, vabbeh.
E’ stato allora che ho deciso quali sarebbero state le mie prossime vittime. I redattori di Dissapore.
— Sara Porro, sopravvalutando le mie capacità, suggerisce di guardare il video delle uova strapazzate uova in camicia del telechef britannico Heston Blumenthal. Nientemeno.
— Ancora uovo con Andrea Soban. Ma fritto, come lo fa Josè Andres, il più famoso chef spagnolo d’America.
— Federica Gemma, cuoca superiore, dice che la cottura passiva della pasta è una rivoluzione. Me lo sono segnata.
— Nico Cristiani sceglie il pollo arrosto di Ferran Adrià.
— Cristina Scateni e i rudimenti della cucina vegetariana. Come cuocere le verdure: stufate, brasate, glassate.
— Con Adriano Aiello ho preso furiosamente appunti: 1) la marinatura lunga di carne e pesce; 2) conservare sempre un pò di acqua di cottura della pasta; 3) tostare il riso con il vino; 4) riconoscere il pesce fresco.
La forza dello scarso è che ha molto da imparare. Io non so fare quasi niente in cucina, ma scusatemi in anticipo perché proverò comunque a fare qualcosa. A patto che ognuno di voi mi dica qual è il consiglio culinario che gli ha cambiato la vita.
[Crediti | Link: YouTube, Dissapore, Corriere Cucina, Nostrano]