Incominciamo con una sentenza: Adam Richman vive, educa e lotta. Oddio educa forse no, ma l’iperamericanismo del conduttore di Man Vs Food, in Italia trasmesso da National Geographic Channel, è un bel bagno di umiltà televisiva post-trash.
Riconcilia con il proprio spirito animale e funge da entrata da tergo al politicamente corretto.
E poi per citare la nostra Giorgia Cannarella, novella assuefatta alla visione del programma: “Il marines che deve mangiare 23 puffy tacos perchè non vuole deludere suo figlio, e il paese intorno che lo incita con tanto di cheerleader sono l’America spiegata in mezz’ora di programma tv”. Amen.
Proseguiamo con una confessione: sono un uomo debole, contraddittorio, infantile e profondamente incoerente. Quest’ultima caratteristica è tra i miei pochi pregi. Amo l’incoerenza ed è grazie a questa se ho scritto qualche mese fa un post contro Man vs. Food, per poi scoprirmi grande fan.
Inizialmente, alla vista di un uomo rozzo, tarchiato e contagiosamente amichevole, come ogni sano manzo americano sa essere, il mio io censorio/snob latente si è infiammato e ho pensato di stigmatizzarlo a gettate di sarcasmo.
Ma a metà post già sperimentavo livelli di dissonanza cognitiva inusitati.
Poi mi sono arreso e ho capito di volere bene a Richman, e un po’ anche ai cavernicoli alle sue spalle nelle prova finale. Ed è stato come quel giorno che ho gridato al mondo che Invasion Usa era un fottuto capolavoro e Forrest Gump un cesso inaudito. E che tra i due era il primo a essere progressista.
Insomma, sulla scorta della bulimica mappa del panino americano tracciata ieri dalla editor Sara Cabrele, come non replicare con una top five dei più pantagruelici maxipanini di Man vs. Food!
Scaldate la mascella virtuale.
Furious Pete – Eagle’s Deli and Restaurant, Boston.
Manco André the Giant sarebbe stato capace di azzannare questo bagaglio composto da dodici strati di carni ricolmi di salsa e con ingente dose di bacon. Il contorno: un bel kg di papate fritte. Oltre 1500 persone – incluso Re Adam – hanno perso la loro battaglia.
World’s Meatiest Sandwich
L’immagine della mattanza inaudita: 1,5 kg di prosciutto, 2 tra salame, tacchino e bacon, 1 kg di salsicce e 720 grammi di chorizo. Per sollevarlo serve un culturista. Non è dato sapersi se ci sono state cavie umane per questo esperimento dedicato alla Man vs. Food Nation.
Meateasy Sandwich, Manchester
Pare un congegno nucleare, pesa quanto vostra figlia al secondo mese ed è molto meno digeribile. Un paio di kg di carne tra manzo, salsicce di maiale e vari condimenti e salse piccantissime. Tutto dentro un ciabattone tonitruante. Solito contorno sobrio con patate a valanga e simpatici crauti. Chi non ce la fa in 45 minuti deve pagare il conto di 25.99 dollari e perdere la dignità. Qui (http://affs69.wordpress.com/tag/man-vs-food/) trovate anche un tutor strategico…
Lucky’s Sandwich Company, Chicago
Carne, formaggio, pomodoro e patate fritte a profusione. Il tutto inserito in questo mostro insuperabile. Richman l’ha domato in meno di un’ora. Come lui solo altri 11 al mondo. Applausi. E rutti.
The New York Yankee, Jason’s Deli in Dallas
Prosciutto cotto affumicato in quantità sufficienti per un esercito, pastrami e formaggio svizzero fino alla nausea. Anzi oltre. Dai alla fine è un tramezzino sostanzioso! Forse…