Incroci, crossover. O più propriamente ibridi. Nel mondo globalizzato la mescolanza e le unioni tra diversi sono un patrimonio gastronomico in continua espansione. Soprattutto, necessitiamo di combinazioni differenti da quelle che già conosciamo, per non vivere nella noia. Almeno per alcuni di noi è così; per tutti gli altri c’è la consuetudine eterna.
Mi sembra giusto, quindi, che dopo tale endorsement al “nuovo” mi prodighi in un post dall’ambizione enciclopedica sulla scorta del sito americano Daily Meal. Eccomi quindi a raccontare continenti che si uniscono, frutti mai visti sino ad ora, sapori bizzarri mescolati tra loro.
I 25 cibi ibridi più conosciuti al mondo:
1. Teriyaki Burritos.
Se siete animati dal seguente dilemma: “cibo messicano o cibo giapponese?”, questo fa al caso vostro: pollo alla griglia marinato in salsa teriyaki, salsa di ananas, riso messicano, noodles croccanti, scalogno e lattuga. Una vera miscela di continenti per stomachi avvolgente e preparati.
2. Ramen Burger.
Carne bovina incastrata tra due panini di ramen noodles istantanei. Potrebbe apparire come l’immagine della decadenza contemporanea, ma a New York City va fortissimo: lo ha creato per la prima volta Keizo Shimamoto e da lì un fiume di persona ha iniziato a considerarlo un oggetto del desiderio.
3. Torta di gelato.
Non se ne conoscono le origini, si pensa che risalga alla fine del 19° secolo, ma la certezza è che fino al 20° non si è pienamente diffusa, momento in cui i prodotti lattiero-caseari risultavano di più facile accesso. Un sodalizio tra crema e gelato che non può lasciare indifferenti.
4. Guacamole Hummus.
Unire il più classico dei guacamole, con abbondante hummus di ceci, pare essere una delle ossessioni contemporanee più diffuse. La soluzione per chi non sa mai scegliere quale dei due mangiare.
5. Pizza Taco.
Dal 1965, Charlie di PizzaTaco ha conquistato i nostri cuori. Una pizza piegata su sé stessa, farccita ocn abbondante carne tritata e lattuga, più varie salse. Un taco come si deve, ma innovativo. Sicuri però che non sia meglio un trapizzino?
6. Pizza Burger.
Geniale o incredibilmente pazza? Questa unione mi lascia un po’ perplessa. Costruire una vera e propria pizza intorno a un hamburger fatto e finito mi sembra iscriversi di diritto alla religione del “famolo strano” per forza.
7. Zuppa di ravioli cinesi.
Dagli anni ’90, una combinazione vincente. Xiao Long Bao in cinese, è nota in occidente da quegli anni, ma pluricentenaria in Cina. Deliziosa è la parola giusta.
8. Hamburger Dog.
Stufi dei soliti hot dogs, potete rifugiarvi in questa variante. I maestri del barbecue saranno felici di conoscere questa nuova sfida. I due modi per servire questo ibrido sono: carne macinata di manzo inserita in pane da hot dog, oppure carne di hot dog avvolta in carne macinata. Cosa scegliere?
9. Pepsi Cheetos.
Questa non è certamente la cosa più strana ad arrivare dal Giappone, ma si annovera tra quelle. Leggero gusto di limone e sensazione di “fzzzz” in bocca. Aiuto.
10. Spaghetti Tacos.
Non è un piatto con origini recenti: in realtà, ha una storia abbastanza lunga. Conosciuto anche come “Tacos De Fideo,” questo piatto messicano è un classico di famiglia: spaghetti con tortillas di mais caldi e una salsa di panna fresca.
11. Varie combinazioni di Oreo.
Il reparto “ricette” di Oreo non conosce limiti alla fantasia. Cioccolato, burro di arachidi, “Primavera”, Cool Mint, e “Birthday” sono solo alcuni dei sapori in combinazione per dare ai fan un interessante connubio di sapori.
12. Pizza insalata.
Niente di particolarmente sconcertante e nuovo per noi Italiani. Base della pizza classica, adornata di insalatina verde, di solito rucola, più pomodorini freschi. Qualcuno aggiunge anche il grana.
13. Uva Müller-Thurgau.
Gli incroci in enologia sono decine, qui però siamo al continuo aggiornamento delle origini storiche. Inizialmente l’uva è stata identificata come un incrocio tra Riesling e Sylvaner, ma poi è stata rivista l’affermazione con un incrocio tra Riesling e Chasselas – chiamato Gutedel o Weisser Gutedel in tedesco. L’ultima ricerca del DNA, tuttavia, mostra che l’altro genitore, oltre al riesling, è un’uva chiamato madeleine royale. Questi piccoli acini verdi sono stati incrociati dal professor Müller, della Svizzera e l’ibrido è ora la seconda uva più coltivata in Germania.
14. Blood Lime.
Questo frutto australiano è il risultato del progetto CISRO: fondere agrumi nativi australiani, con agrumi moderni. Conosciuto anche come “Blood australiana,” è un ibrido di un mandarino e di lime di taglia piccola.
15. Tayberry.
Scozia,1980. Questa bacca ibrida deriva dal blackberry Aurora e da un lampone europeo con un gusto dolce-acido. Particolarmente adatto per le marmellate.
16. Plumcot.
Prugna e albicocca, vabbè, questa è facile.
17. Rangpur Lime.
Rangpur in realtà non ha nulla a che fare con i limes. Questo è infatti un incrocio tra un mandarino e limone.
18. Pineberry.
C’è qualcosa di molto inquietante in questo frutto ibrido. Ha l’aspetto di una fragola bianca, ma il gusto e l’odore di un ananas. Potranno essere anche buone, ma l’idea non è delle migliori.
19. Chip Butty.
Il cibo anti hangover, quello che ti salva dopo la sbornia. Panino con all’interno patatine fritte e ketchup a volontà. Nei bar di Liverpool è un must.
20. Pretzel Buns.
La semplice genialità di questa combinazione di sapori è infinita. Il panino di pretzel ha recentemente fatto la sua comparsa nei fast-food, per un’esperienza di cibo spazzatura che va oltre il conosciuto.
21. McGriddle.
Unione di sapori di junk food come non l’avete mai provata. Costa anche meno della norma.
22. Sushi Burritos.
Combinazione incredibile di sushi e burrito: gli addicted dicono sia pericoloso iniziare, perchè il problema è uscirne.
23. Cheetos macaron.
Una combinazione tra gli amati macarons francesi e la “formaggezza” dei cheetos. Non capisco come reagire.
24. Bacon Beer.
Per uomini: miscela di bacon e birra in una volta sola. Affascinante, non lo nego.
25. Cronuts.
Come dice il nome, sono incroci tra un croissant e un doughnut, la ciambella americana: strati di pasta sfoglia prima fritti, poi ricoperti di zucchero, infine riempiti di crema. A lanciarli è stata la Dominique Ansel bakery, pasticceria newyorkese che di chic&chip non ha certo la seconda parte.
[Crediti | Link: The Daily Meal]