Scritto così potrebbe suonare brutale: crescono le intolleranze, si espande il mercato delle intolleranze. Non fa eccezione il latte, sempre più spesso vegetale: di soia, farro, miglio, riso, avena, grano khorasan, mandorle, orzo, cocco, canapa, arachidi.
Tante possibilità che hanno convinto Jamie Oliver (a dire il vero una sua collaboratrice), a scrivere una guida interessante e completa al latte alternativo. Tra i maniaci del “fatto in casa” sta per esplodere la moda del latte di mandorla, lo sento.
Latte di soia.
Se parliamo di principi nutritivi il latte di soia è probabilmente il più simile a quello vaccino. Interessante, vista la convivenza tra pochi grassi è una cremosità niente male, per niente scontata nel latte alternativo.
La soia è una fonte di proteine vegetali, un anti-cancro naturale e un toccasana per il cuore.
Latte di riso.
La mia prima volta con un’alternativa del latte animale. Grande delusione, l’ho trovato acquoso e azzerato di sapore come solo certi latti uht. Nel tempo sono venuta a patti con la leggerezza, che consideravo un difetto, accettandola come il pregio migliore di questa bevanda.
Provare per credere, per esempio in un tè nero e speziato tipo black chai.
Latte di semi di canapa.
Pianta multitasking che non finisce di stupire. Il latte fatto con i semi di canapa è un potente alleato contro il colesterolo cattivo. Si stima che 250 ml forniscano il 50% dell’apporto di Omega 3 necessario a un adulto, i vegetariani prendano nota.
Utili in cucina per insaporire insalate, arricchire pane, pasta e biscotti, i semi macinati finemente danno un’ottima farina. Anche il latte si può fare in casa: frullate una parte di semi e 3 di acqua. Se volete insaporire unite il miele o lo sciroppo d’acero, o ancora del cacao.
Latte di avena.
L’equazione è subito fatta, poche calorie e una modica quantità di grassi corrispondono a fibre e vitamina E in abbondanza. Il rampante latte di avena è una vera alternativa a quello di mucca, ma fate attenzione all’olio che contiene, spesso di semi, soprattutto di girasole.
Sin qui la guida del sito di Jamie Oliver. In realtà le alternative al latte di mucca sono tante, eccone altre da salutisti irriducibili o un po’ più voluttuose.
Latte di farro.
Ha il record di calcio, la sa bene chi soffre di osteoporosi, oppure gli sportivi che hanno bisogno di alimenti ricostituenti.
Tra le alternative del latte vaccino ha spezzato più di un cuore gourmet per la consistenza densa e cremosa.
Latte d’orzo.
Farlo in casa è un gioco da ragazzi.
Molto digeribile, ha un indice glicemico particolarmente basso che lo rende adatto a chi soffre di diabete o per ridurre il colesterolo “cattivo”.
Latte di cocco.
Meglio precisare subito che non è il liquido presente dentro le noci di cocco, ma una bevanda ricavata dalla polpa del cocco mescolata con acqua che mantiene le proprietà del frutto originale.
L’eccesso di dolcezza potrebbe non convincere ma quel che conta per gli intolleranti è l’assenza di lattosio.
Latte di nocciole (e noci).
Meno diffuso rispetto al latte di mandorla (ne parliamo tra poco) è facile da fare in casa mettendo le nocciole a bagno nell’acqua per 2 ore, frullando il composto e filtrandolo con un colino ricoperto di stoffa.
Dopo aver schiacciato bene la bevanda è pronta. Molto nutriente è ricco di omega 3.
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Latte di mandorla.
L’alternativa vegetale al latte di mucca amata dai gourmet smaliziati, con indirizzi di culto come la pasticceria Mennella di Torre Annunziata, ora anche a Napoli. Di consistenza soave, quando non è troppo dolce ha un sapore inconfondibile con retrogusto di frutta secca. Si può fare in casa senza troppi problemi, provate con questa ricetta.
Ingredienti:
Una tazza di mandorle
Acqua
Miele o sciroppo d’acero
— Mettiamo le mandorle a bagno in una bacinella d’acqua e lasciamocele per tutta la notte. Trascorso il tempo necessario peliamo, sciacquiamo e asciughiamo.
— Mettiamo le mandorle in un robot da cucina con quattro tazze d’acqua e uno o due cucchiaini di miele o sciroppo d’acero, a seconda della dolcezza desiderata.
— Frulliamo le mandorle, filtriamo il composto usando un canovaccio pulito. Strizziamo con forza sopra una ciotola sin quando smette di gocciolare.
Latte di mandorla pronto. Variante: frullando di nuovo la poltiglia dopo averla fatta asciugare si ottiene una farina completamente fatta in casa con un ingrediente di recupero.
[Crediti | Link e immagini: Jamie Oliver, altre immagini: Casa di vita]