Una pensa di essere fuori dal tunnel. Perché, come dicono a Roma unendo le parole, chiedersi quale ristorante italiano esibisce compiacente il migliore carrello dei formaggi –“costacrisi“– non usa più. Invece no.
La prima cosa da fare, credo, sia mettersi d’accordo sulla cinquina dei migliori formaggi italiani. Questi i nostri candidati:
Piemonte
Maccagno a latte crudo – Caseificio Rosso
Lombardia
Bitto 2004 Dop – Caseificio Alpi Bitto
Emilia Romagna
Parmigiano Reggiano invecchiato 7 anni – Bonat
Basilicata
Caciocavallo podolico lucano – Curcio Rocchina
Puglia
Caciocavallo podolico del Gargano 12 mesi – La Torre Taronna
Ne restano fuori un’infinità, ma se il censimento dei formaggi italiani è arrivato a contarne oltre 450 non prendetevela con noi. Casomai fate le vostre candidature.
La seconda parte del post si può riassumere in questa domanda: quale ristorante italiano sfoggia il migliore carrello dei formaggi?
Detto che la scena italiana –dio la benedica– permette l’esistenza di locali con forte specializzazione, vedi Enoteca Marcucci a Pietrasanta o Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense, e che siamo messi bene anche a negozi strategici, tipo Fontemanna a Panicale (Perugia), I Cherchi a Selargius (Cagliari), per non parlare degli affinatori come Guffanti e i tanti meno conosciuti, l’abbondanza e la singolarità dei formaggi nel carrello è direttamente proporzionale allo standard del ristorante.
Se siete d’accordo beccatevi la nostra cinquina con il provvidenziale aiuto delle foto di Altissimo Ceto.
5. Enoteca Pinchiorri, Firenze
Carrello elegante, da tempio gastronomico quale il ristorante fiorentino effettivamente è. Non si poteva fare diversamente del resto, vista la leggendaria cantina del locale. Molte le citazioni toscane e una gamma estesa di formaggi francesi.
4. Al Sorriso Soriso, Novara
I formaggiari appassionati del Piemonte trovano in questo carrello un piccolo paradiso: bitto, maccagno, castemagno, tome d’alpeggio. Per i proprietari, la ricerca delle migliori specialità locali è una specie di mantra.
3. La Pergola Roma
Nel roof garden con vista sulla Grande Bellezza si alternano facoltosi mangiatori da tutto il mondo. Carrello più che mai internazionale con anche rare specialità laziali: pecorini, primo sale, giuncate e formaggi storici.
2. Miramonti l’Altro, Concesio Brescia
La tecnica francese dello chef Philippe Laveille e la particolare attenzione alla montagna nella scelta delle materie prime lombarde, non potevano che consegnarci un grande carrello dei formaggi. Anzi, spesso sono due. Con spunti notevolissimi legati alla Francia.
1. Villa Crespi Orta San Giulio, Novara
Pensate a Antonino Cannavacciuolo. Grande, grosso, caldo, munifico. Trasferite queste doti nei due carrelli dei formaggi del suo ristorante a Orta San Giulio, e vi sarete fatti un’idea. Il dominio degli erborinati: stilton, blue francese, zola ovviamente roquefort. E il meglio italiano, dal taleggio sino ai capolavori del Sud.
Bene. Ora, invitando chi non resiste al richiamo dei migliori formaggi italiani, reperibili e acquistabili in un luogo di grande bellezza (aridanghete) come Villa Braida a Mogliano Veneto, tra Venezia e Treviso, a non mancare l’appuntamento con Formaggio in Villa, da sabato 22 a lunedì 24 marzo, inevitabilmente vi tiriamo in ballo.
Siate di parte e diteci: quale ristorante italiano vi ha riservato la più inconsueta, intensa, grandiosa esperienza a base di formaggi? Stellati, specializzati, baite perdute in mezzo alle montagne, vale tutto.
[Immagini: Altissimo ceto]