Credi di essere bravissima, poi, decidi di fare lo spezzatino e pensi che no, non l’hai mai fatto lo spezzatino. Non ti ricordi come faceva mamma e senti le gambe cedere. Che moglie è quella che non sa preparare lo spezzatino. E che blogger è? Di sicuro non è una moglie perfetta, men che meno una foodblogger. E non importa se il marito non te l’ha mai chiesto, lo spezzatino.
“Ehm, amore tu sei bravissima a fare altro“.
Gongolo, cioè googolo: spezzatino con patate.
L’elenco dei portali, dei blog, dei ricettari che vedo nell’indice non mi dice nulla. Sempre quelli. Sempre quelli che mi danno elenco ingrediente, procedimento, aromi e spesso dado. Più le ricette della Dukan.
Mavaffa.
Mi metto a cercare un’altro un altro piatto per provare. Come prima, sempre gli stessi risultati. Sempre la media livellata verso il basso.
Come quando volevo fare la crema catalana che dopo aver sfogliato trenta pagine di google, son venuta qui e ho testato la ricetta perfetta (poi ve lo dirò come mi è sembrata).
Sei talebana mi dice il marito.
Come quella volta che chiama l’amica: cosa fai oggi? Vengo da te? Vieni dai, ci facciamo un risotto. Evviva mi fermo a prendere le zucchine. Tesoro lascia stare, facciamo radicchio e pancetta. Non è stagione di zucchine.
“siamo in gennaio e vedo in giro un tripudio di peperoni, pomodori e zucchine come fosse estate piena. fatemi capire: ma che sapore hanno quelle verdure? vi siete mai chiesti da dove arrivano? cosa si sono bevute per crescere e maturare (si fa per dire) nonostante facciano 30 gradi meno del dovuto?”
Sei talebana e te la tiri, mi dice l’amica, mortificata mi chiedo dove va la cucina. Dove va il popolo bue alle urne del voto, verso territorio, stagionalità, carne da macellaio, piccoli produttori? O segue le “benedette” scorciatoie perché 20 minuti per un risotto sembrano troppi e mi è venuta la voglia di fragole a gennaio?
Che io li conosco i blog di cui mi fido. Quelli che lo so che la pasta fatta in casa la fanno davvero le manine e non è comprata al super. Le mani che sanno fare la besciamella e anche tagliare le patate e lavare l’insalata. E non aprire una busta. Non comprano la pasta sfoglia e non parlano per parlare o marchettare.
Parlare di cucina è facile. Scrivere una ricetta è facile. Ma a me non basta la tavola calda. E una blogger, senza saperlo, può fare danni se infila nella ricetta l’ingrediente sbagliato.
Sono talebana. Me la tiro da pedante. E un po’ da stronza.
[Crediti | Link: Qualcosa di rosso, immagine: iStockPhoto]