Il tunnel della dieta è una cosa seria. All’improvviso gente che fino al giorno prima faceva la spesa in tre supermercati diversi per comprare le merendine con l’offerta migliore decide che per le prossime quattro settimane si nutrirà di soli roast-beef e bresaola (a 40 euro al kg).
Perché funziona così: nel momento dell’anno in cui il cibo fresco dà il meglio di sé piombiamo nell’ansia da prestazione per la maledetta “prova costume“, anche se abitiamo in Sud Tirolo o se abbiamo appena deciso che per i 15 giorni di ferie che ci concediamo ogni anno quest’estate faremo il tour dell’Artico.
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Aggirandomi per i banchi del farmer market in cerca di primizie dell’orto e formaggi di latte vero, penso sempre con orrore alla lista dei cibi che la grande distribuzione ci propone imperterrita, conoscendo, e torturando, le nostre debolezze.
1 Le gallette di riso.
In pole position ci sono le gallette di riso. Credo si tratti del primo caso di alimento sessista: trovatemi un maschio che le mangia, o anche solo che le assaggia. A parte il fatto che sanno di cartone e odorano di cane bagnato, alcuni studi citati qui pare abbiano dimostrato che per via delle dosi elevate di zuccheri semplici che contengono provocano fame. Io so solo che quando mi attacco al pacchetto di gallette non riesco a smettere, dopo mezz’ora mi sembra di aver mangiato un elefante.
2. Mortadella di pollo & co.
Anche dopo aver sfogliato 20 femminili osservando gambe da gazzella e vitini da vespa non credo che riuscirò mai e poi mai a farmi gabbare al punto di spendere i miei soldi per il roast beef di tacchino, la mortadella di pollo o i würstel light (per lo più sempre di pollo). Ma poi avete presente tutti ‘sti polli come vengono allevati?
3 I biscotti cotti al vapore.
“No al cioccolato non rinuncio”… bene Banderas, sarai anche carino ma cosa c’entra il cioccolato con il fatto che i tuoi biscotti li cuoci al vapore? Quale legge della chimica rende il cioccolato cotto al vapore meno calorico?
4. Yogurt e formaggi light.
La strana vita dell’essere umano a dieta prevede che nella ricerca spasmodica di cibi senza grassi si possano ingerire yogurt liquidi come acqua e formaggi completamente insapore. Il tutto arricchito da dolcificanti (quando vi va bene senza aspartame), addensanti (da qualche parte la sostanza la si dovrà pur prendere) e profumi che mimano il sapore vero. E poi non dite che lo fate per la salute.
5. Yogurt gelato.
Da qualche anno spopola l’idea che se non mangi il gelato ma il “frozen yogurt” sei a dieta. Controllate le calorie e poi sappiatemi dire. E soprattutto non lasciatevi prendere la mano dal topping, oppure sarebbe stato meglio pranzare con una rosetta alla porchetta.
6. Bibite dietetiche.
Sempre gli studi scientifici citati qui sopra hanno dimostrato che chi beve bibite light mangia di più, perché il gusto dolce stimola l’appetito. Oltre a quei fastidiosi effetti collaterali che arrivano dopo aver mandato giù tutta quell’anidride carbonica…
7. Barrette di cereali aggregati.
Spesso sopra questi minuscoli parallelepipedi di cereali che emanano lo stesso aroma di una tazza di cioccolato in un caffè di Vienna, appare un bollone che annuncia fiero: “solo 80 calorie”. Adesso dite la verità: se vi prende un attacco di fame quante ne dovreste mangiare per farvelo passare? E poi 80 calorie sono più o meno le stesse di 30 grammi di mortadella.
8. Fiocchi di latte.
Latte scremato cagliato e aggregato con farina di carrube: questo è quello che mangiate quando aprite una vaschetta di fiocchi e site obbligati ad aggiungere il sale per dargli un’idea di sapore.
Per me la versione light di una mozzarella è mezza mozzarella.
[Foto crediti: lei tv, il galletto canterino, rollingbeans]