Se l’inaugurazione ufficiale di Eataly Bari, unica per il sud d’Italia, fosse quotata dai bookmaker inglesi, le scommesse si concentrerebbero su oggi o su domani 31 Luglio. Oscar Farinetti, sorridendo sornione, mantiene la suspence sull’effettiva data di apertura al pubblico della nuova sede, ostacolata da intoppi burocratici.
E dalla protesta dei ristoratori locali.
– Faremo tutto in regola. E se non sarà possibile aprire il 31 Luglio, come da tabella di marcia, rimanderemo al primo Agosto, al 2 o al 3… vedremo! – dice il patron di Eataly mentre ci accompagna orgoglioso alla scoperta della nuova creatura.
Partiamo dal I° piano dove spiccano i formaggi pugliesi, in testa il classico Caciocavallo podolico, insieme a salumi d’eccellenza sia pugliesi che romagnoli, tra i quali Strolghino e Culatello di Zibello; a seguire la burrata di Andria servita con il Capocollo di Martina Franca.
In una zona apposita in cui verranno prodotte al momento le mozzarelle, si potrà assistere al “Mozzarella show”.
Guardare, assaggiare e comprare secondo la consueta filosofia di Eataly.
Il fritto sarà una costante di Eataly Bari…
– Ditelo a tutti, scrivetelo dovunque a chiare lettere, che il vostro extravergine pugliese è il miglior olio del mondo per friggere – sostiene convinto Farinetti. Non è facile dargli torto dopo aver assaggiato Triglie e Merluzzi fritti, infarinati in un mix al 50 per cento di farina 00 e semola rimacinata della migliore qualità Casillo.
E dopo il pesce fritto, la carne: da non perdere la zampina, tipica salsiccia pugliese e il ciclopico hamburger di Eataly.
Il giro prosegue con una tappa riservata al polpo, con patate e arrosto (usato come base per uno dei più tipici panini pugliesi), e l’Impepata di cozze. Tutto bene.
Dopo una sosta per osservare il bel tramonto barese in una delle strategiche terrazze, riprendiamo il percorso alla scoperta dell’olio extravergine. Si potrà degustare una selezione di olii piuttosto ampia, e scegliere dopo quale comprare.
Esportate a Bari la classica piadina romagnola, impastata e cotta al momento, farcita con prosciutto cotto o crudo.
Segue la postazione delle carni allo spiedo (pollo, maiale…) non ancora in funzione.
Pani e focacce, impastati con lievito madre e farine selezionate, quindi cotti nel forno a legna del reparto panetteria, rappresentano la vera sfida per Eataly Bari. Battere la focaccia barese a casa sua non è impresa da poco. Infatti la versione di Eataly non è ancora all’altezza di quella che si trova nei forni locali. Ma Farinetti assicura che il personale continua a studiare e sperimentare…
Ottimo invece l’impasto della pizza.
Vedremo se farine di qualità, lievito madre, condimenti di livello come il fior di latte pugliese, giustificheranno agli occhi dei baresi il costo sensibilmente più alto rispetto alle pizzerie della città.
Farinetti promette che i costi saranno decisamente contenuti: non si dovrebbe andare oltre i 5 euro per pizza. Si fa notare, intanto, la pizza bianca con mortadella e caciocavallo, azzeccata contaminazione tra prodotti regionali.
Tocca adesso alle orecchiette condite con pomodorini fiaschetto di Torre Guaceto e ai tubetti con le cozze. Buoni entrambi i classici, con un appunto per il piatto di orecchiette: da migliorare sia per fattura che per sapidità. Sarà che a noi pugliesi piace mangiare saporito.
In vendita pasta fresca fatta a mano di ogni tipo, semplice o ripiena, dalle orecchiette di grano arso agli agnolotti.
Sempre al primo piano sarà possibile, su prenotazione, godere del “Tavolo dei fortunati”. Da un minimo di sei a un massimo di dodici persone beneficeranno del servizio al tavolo su una terrazza esclusiva con vista mare. Menu scelto tra quelli offerti dai ristoranti tematici di Eataly: mozzarella show; ristorante del fritto; piadineria romagnola; pasta; pizza; carne; pesce; salumi & formaggi. I costi saranno maggiorati del 30% per coprire il servizio a tavola.
Una rapida occhiata alla saletta congressi e scendiamo al piano terra.
Se la caffetteria Illy è ancora chiusa, ci aspettano altri fritti: crocchette di patate con bieta; pettole con olive leccine e pomodori secchi; da ultimo il mitico panzerotto pugliese, con mozzarella e pomodoro.
Chiedo lumi ai ragazzi della friggitoria: mi confessano che il fritto è fatto in olio di semi, uhm, vabbé.
– Luca, Luca, Lucaaaaaaaa… vieni fuori. E’ pieno di donne ‘sto qua – sogghigna divertito Farinetti.
Beh, il fascino discreto del bravo ragazzo di Luca Montersino è innegabile. Gentile e disponibile, sorride compiaciuto per i complimenti ai mini babà al limoncello, preparati con una speciale semola rimacinata proprio per Eataly Bari. Un’idea non del tutto nuova per le pasticcerie pugliesi. I Casillo, infatti, li avevano presentati a Identità Golose già nel 2012, ma l’interpretazione del pasticcere piemontese, con una base di cioccolato fondente, è notevole. Gli ho estorto al volo la ricetta.
La visita termina al piano terra con le due aule didattiche, dove gli chef terranno i corsi di cucina sui piatti della tradizione pugliese, primo fra tutti la famosa Tiella alla barese idolatrata da Farinetti, che i punti vendita di prodotti freschi (latticini, yogurt, panna).
Un ultimo sguardo agli scaffali delle birre artigianali, al birrificio, al punto vendita del Vino libero.
Adesso la palla passa ai clienti di Eataly Bari, impedimenti burocratici permettendo.
[Crediti | Link: Brindisi Report, immagini: Ornella Mirelli e Repubblica Bari]