Questa settimana diamo i voti a: Luka Rocco Magnotta, Elisabetta d’Inghilterra, Apple, Conterno e Bonaccossi, McKinsey, Nutella.
LUKA ROCCO MAGNOTTA, senza voto. Erik Clinton Newman è il suo vero nome. Luka Rocco Magnotta è lo pseudonimo che ha scelto per fare il porno attore. Il 28enne canadese è accusato di aver ucciso un uomo con cui avrebbe avuto una relazione, e di aver smembrato il corpo per inviarne i pezzi ad alcuni politici del suo Paese. Gli inquirenti sono convinti che Magnotta abbia filmato l’omicidio e pubblicato il video in rete. MACELLAIO [Il Secolo XI]
ELISABETTA D’INGHILTERRA, voto 8. 60 anni di regno non sono uno scherzo, ne sa qualcosa il figlio Carlo, costretto a rinunciare al trono da una madre longeva e molto attiva. Il segreto sta tutto nell’alimentazione, come rivela l’ex cuoco Darren Mc Grady: la Regina mangia piccoli pasti 4 volte al giorno, non rinuncia a niente, solo evita di eccedere. Nella sua dieta non mancano mai frutta e verdura, ma neanche un bicchierino di gin prima di cena, qualche cioccolatino e i pasticcini per il tè. Tutte cose salutari, visti gli effetti. IN FORMA [WineNews]
APPLE, voto 8. Essere assunti dalla Apple, per di più nell’irresistibile sede di Cupertino, California, si può. A patto di essere un pizzaiolo fatto e finito, in grado di, questo chiede Tim Cook, gran capo della multinazionale, “stendere la pizza senza mattarello e cuocerla in un forno a legna”. Nel paese delle mega-catene di pizzerie a pasta altissima, cosparse dei topping più improbabili, Apple riparte dal Neapolitan style! THINK DIFFERENT! [Apple.com]
ALDO CONTERNO E UGO CONTINI BONACCOSSI, voto 9. Una settimana che si farebbe prima a cancellare dal calendario del vino italiano. Un tempo quelli come Conterno in Piemonte e Contini in Toscana li definivano veri signori. Modi discreti, dialogo continuo e ispirato con tutti i protagonisti e ottimi vini, Barolo il primo, Carmignano l’altro. Ora tocca ai figli che, per fortuna, hanno raccolto l’eredità dei genitori. ESEMPLARI [L’Aquabuona]
MCKINSEY, voto 6. La società di consulenza americana famosa nel mondo, ha pubblicato un rapporto nel quale analizza la situazione della Grecia. Lo studio rivela che il 60% della produzione olivicola ellenica finisce in Italia, dove riesce, dopo la trasformazione, ad acquisire maggiore nobiltà di immagine e quindi maggiori guadagni. Magari gli analisti americani, prima di consigliare di investire sull’immagine dell’olio, dovrebbero fare i conti di quanto poco guadagnano i produttori che vogliono fare reale qualità! SUPERFICIALE [Rivistastudio]
NUTELLA, voto 4. Lo sbarco negli USA del prodotto mito per la stragrande maggioranza dei bambini italiani, avviene con una class action, stoppata grazie ad un accordo transattivi, per pubblicità ingannevole. Difficile parlare di prodotto salutare, vista la percentuale di grassi presenti, ma che sia in grado di regalare emozioni uniche questo è assodato. Solo che negli Usa le chiacchiere stanno a zero, le etichette devono essere molto esaurienti e i consumatori le leggono con attenzione. IMPRECISA [Dagospia]