Stiamo per parlare di supermercati, in particolare di un Carrefour. Eppure ricordo con nostalgia la definizione guascona e affettuosa “gastrofighetto”, che utilizzavamo solo pochi mesi fa per indicare la psicosi di alcuni radicali appassionati di food. Rassegniamoci, ormai è finito il tempo degli epiteti selettivi. Il mondo è gourmet e noi tutti siamo in egual modo gourmettizzati.
Siamo giudici di MasterChef, siamo critici gastronomici mascherati, blogger evoluti, esperti produttori e degustatori di vino e birra, scopritori di pastori in cima all’alpe che portano a spasso le vacche massaggiandole con la buccia di mandarino tardivo di Ciaculli.
Siamo soprattutto spietati, capaci di sferrare l’attacco fatale tripadvisoriano di fronte alla guarnizione zebrata di finto aceto balsamico, a cui qualche anno fa non facevamo caso. Noi siamo fini intenditori, siamo gourmet santoddio e vogliamo un mondo gourmettizzato.
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Così, la gourmettizzazione del mondo, non risparmia neanche i supermercati. Nessuno di noi pensava che un giorno avrebbe fatto lo snob andando da Lidl (nessuno lo pensa anche ora a parte il Gambero Rosso), ma la recente apertura romana dell’insegna Carrefour Gourmet, dopo quella milanese, ha sancito ufficialmente la tendenza. Sarà la strada per recuperare terreno dopo aver perso il 21% di giro d’affari tra il 2009 e il 2013? (Esselunga è il supermercato con i margini migliori).
“Si tratta di un punto di vendita secondo noi innovativo – precisa Stéphane Coum, direttore supermercati Carrefour – caratterizzato da un ambiente curato nei minimi dettagli e atmosfera piacevole, con assortimento che presenta l’eccellenza italiana in tutti i settori food per stuzzicare i più curiosi e soddisfare i più appassionati tra i food lovers, senza rinunciare a praticità, comodità e convenienza tipiche di un supermercato di quartiere.”
Le aree eye-catching e polarizzanti sono quelle dell’ortofrutta in entrata punto di vendita, del pesce fresco al banco servito, seguite dai reparti macelleria e panetteria. Non meno interessanti i reparti vini e soprattutto formaggi e salumi (oltre 400). La cantina è divisa per etichette regionali. In totale 11.000 referenze per una nuova shopping experience che unisce gusto e convenienza.”
Shopping experience, eye-catching, food lovers. Così, con queste tre perle di comunicazione in tasca, sono andata a scovare le 10 cose da comprare per Natale da Carrefour Gourmet. E così faremo per tutti gli altri supermercati. Non possiamo lasciarvi a gourmettizzare il mondo da soli.
Il copy si è divertito molto ed ecco come mi accoglie il Carrefour. Il direttore ci augura una buona ESPERIENZA di spesa. Ripetete con me: experience, experience, experience.
1. Frutta e verdura
Il reparto si divide in due. Molto interessante tutta la parte dei freschi a Km 0 che provengono dalla vicina Brianza, in particolare dall’azienda Danilo Fumagalli. Se siete partenopei approfittatene per comprare le verdure per la famosa “insalata di rinforzo”, altrimenti ce la metterete una verdura nel menù di Natale o della Vigilia.
Accaparratevi i mandarini di ordinanza da presentare a fine pasto, l’uva che porta bene o l’insalata da lasciare in angolo scondita.
2. Pesce
Per la cena della vigilia, come tradizione insegna, cucinerete pesce. Qui trovate di tutto un po’, compreso il pescato del mar Tirreno e del mare Adriatico, che arrivano dalla barca al banco in 24 ore: mazzancolle, seppie nere, polpo in particolare. Oppure branzino allevato, lupini, cozze, vongole.
E se volete fare i gourmet davvero, trovate anche le ostriche. Menzione speciale per il reparto merluzzo, baccalà e stoccafisso.
3. Formaggi
Molti francesi, si sa sono di casa, e anche qualche buona prelibatezza italiana. Io ho comprato Petit Mounster Fermier AOP, Bleu D’Avergne AOP e Castelmagno DOP.
4. Carne
Prima vi mostro il mio cartello preferito “Oltre alla carne anche il nostro macellaio è tenerissimo: c’è sempre così puoi rivolgerti a lui per qualsiasi ordinazione o consiglio”, poi vi segnalo che tra le carni italiane potete scegliere tra Fassona piemontese, Chianina, Coniglio di Carmagnola o Agnello Sardo.
5. Salumi
Tra i 200 salumi, prima di impazzire assicuratevi qualche fetta di questi due capolavori in offerta: Prosciutto di Parma DOP 30 mesi del Salumificio Rulliano e il Jamon Pata Negra Bellota.
6. Champagne e bollicine
Una cantina ricca di etichette italiane e francesi, divisa per regioni. Menzione speciale alla selezione di champagne e bollicine. Io ho scelto lo champagne Charles Dauteuil Gran Cru in promozione e Giulio Ferrari riserva per un brindisi speciale.
Ho chiesto lumi alla simpatica Sommelier appostata nella zona vini.
7. Panettone
È sempre un argomento impegnativo da affrontare. Qui per non sbagliare, hanno scelto tutti gli artigianali delle blasonate pasticcerie milanesi.
Apprezzo e consiglio Cova o Biffi, non sono buoni come quello di Iginio Massari, ma costano la metà e sono dignitosi.
8. Pasta e riso
Uno dei miei spaghetti preferiti è la chitarra di Grano Armando, che insieme alla pasta del Vecchio Pastificio di Gragnano presidia il reparto pasta dopo i soliti noti.
Uno spaghetto al pomodoro per la cena della vigilia di Natale è troppo semplice? Oppure risotto ai frutti di mare con il carnaroli “Gli Aironi”.
9. Passata di pomodoro
Da Ursini con pomodoro e sughi pronti, alla salsa di pomodoro ciliegino di Bottega di Sicilia.
10. Altri prodotti confezionati
Per Natale siamo tutti più grassi: afferro, in uscita il salame di Varzi DOP, il parmigiano reggiano 40 mesi Gran Duca, il pestato di pomodorini secchi di Ursini, lo Yogurt al Caffè di Cascina Fontanacervo, il panettone gastronomico Tre Marie con la facciona di Oldani.
Tre considerazioni: il supermercato con le aree eye-catching ha messo a dura prova il mio sistema psichico. Sono una ossessivo compulsiva che percorre tutte le corsie del supermercato in modo ordinato, qui non ci sono corsie, ho rischiato l’attacco di panico.
Ho apprezzato il wi-fi free e l’applicazione mobile che permette di fare i propri acquisti in negozio utilizzando come lettore lo smartphone.
I 1.400 mq di supermercato sono belli, alcuni dei prodotti in vendita non si trovano solitamente al supermercato, ma di certo non è adatto per la spesa quotidiana, i prezzi sono decisamente sopra la media.
[Crediti | Link: Dissapore, Repubblica, Prima Pagina News]