Hamburger impanati nel curry, bistecche al sangue e tataki. Di cosa? Di balena.
Ma come? Non si era detto che cacciarle era vietato? Banali fissazioni da animalisti edonisti a quanto pare. Il Giappone sembra non curarsi minimamente del veto imposto dalla corte di giustizia internazionale.
E così anche quest’anno celebra La settimana della pesca alle balene, con il benestare del primo ministro Abe (per motivi di ricerca, ovvio) e quello del ministero dell’agricoltura e della pesca, nella cui sede si tengono addirittura le celebrazioni ufficiali, tra tartine di balena e mascotte pelose dal nome tenero che tutto fanno pensare, meno alla tragica fine (se non lo sapevate, mediante arpioni esplosivi) a cui è destinato l’animale che rappresenta.
Sarà la tradizione? Saranno i motivi economici? Cosa smuove la terza potenza economica mondiale a sabotare l’ordine della massima corte di giustizia mondiale?
Il governo sostiene che sia per motivi meramente scientifici: la carne di balena serve alle case farmaceutiche per produrre integratori energetici. Poi se ci scappa una battuta cruda col limone che male farà!
Secondo invece i principali industriali il motivo è la fame. Si avete capito bene, la caccia alle balene ci salverà dalla fame nel mondo.
La teoria è molto semplice: meno terra coltivata e più popolazione da dover sfamare. Bisogna quindi necessariamente orientarsi al mare come principale fonte di approvvigionamento.
Fino a qui, neanche male, il discorso ha un suo senso (e una sua demagogia argomentativa) ma sentite il seguito, vagamente dadaista: le balene, queste maledette, all’interno di questo sistema rappresentano un grave problema, in quanto mangiano i pesci destinati alla nostra alimentazione.
Insomma, mero darwinismo. E al diavolo i bambini, Collodi e la letteratura che le pongono al centro del loro universo.
A questo punto, trascinata da un’onda di cinismo strumentale mi sposto su questioni puramente gastronomiche e vi chiedo: voi, al netto di ogni discorso culturale, la mangereste la carne di balena?
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Digitando su Google come cucinare la balena, ottengo 314.000 risultati. Un numero impressionante di articoli che mi spiegano come tagliarla, cuocerla o farne addirittura la birra. Come a dire, che mentre noi occidentali, o alcuni di noi, sono sgomenti di fronte alla pratica, c’è un intero mondo che la considera parte del proprio sistema alimentare.
E’ giusto rimanere perplessi o pecco di buonismo?
[Crediti | Link e immagini: Daily Beast, La Stampa]