Come ministro della Propaganda di Silvio Berlusconi se li è mangiati tutti, mentre a sinistra, senza accorgersene, gli passavano le posate. Nel frattempo indottrinava il popolo alla nuova ideologia di massa, dirigendo rotocalchi da 2 milioni di copie. Ma i tempi cambiano. Oggi Alfonso Signorini sembra più un funzionario frattocchiano di ieri, sebbene lo stereotipo culturale di Chi resti la faccia di bronzo.
Nel numero in edicola, prima rimprovera a Carlo Cracco di essere “conteso da tutti i settimanali, con lieve sentore di sovraesposizione,” poi lo insegue fino a San Casciano dei Bagni per nutrire l’indigestione cracchiana di nuove e sconvolgenti rivelazioni. Tipo?
“URGE DIETA. Lo chef più desiderato d’Italia si concede un weekend in un esclusivo centro benessere con la compagna Rosa Balti, e in piscina mostra la chioma alla Barry Gibb dei Bee Gees, la barbetta finto-incolta e un fisico atletico… più che altro se lo si guarda di spalle”.
In un crescendo ipercalorico volano parole (più grasse che) grosse, tipo: “chiletti di troppo”, “girovita rilassato”, “maniglie dell’amore”, fino alla sconcertante esclamazione: “Ma quale sex symbol”.
Seriamente impressionati abbiamo deciso di invitarvi tutti a un nuovo episodio della serie “Didascalizzami questa”. Il nostro commento alle foto di Chi è “Cracco:X(XL) Factor” ma voi potete fare meglio, e allora sotto con le didascalie.
[Crediti | Immagini: Chi]