Diverse ore dopo Report, il programma di Milena Gabbanelli Gabanelli che ieri sera, come abbiamo ampiamente anticipato, si è occupato di caffè, nessuno ha gridato allo scandalo, nessuno ha scritto voglio farla finita: mi prendo un caffè. Report non ha distrutto miti, giusto un po’ scalfito la miscela Robusta, al massimo leggermente preoccupato gli italiani che da oggi guarderanno con più attenzione ai loro baristi.
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E però, vista l’inchiesta di Report non vi siete per caso chiesti com’è il caffè che bevono gli altri? Noi sì. E ispirati da una bella infografica, ci siamo messi in testa di raccontarvelo. Non avete niente da temere. Al massimo potrà capitarvi di pronunciare “kopi susu panas”, che è il modo per dire caffè e latte in Malaysia.
Rimane qualche inevitabile perflessità quando guardiamo la parte dedicata all’Italia: tra un Antoccino (?) e un caffè romano con il limone, vedremo di dissipare tutti i dubbi.
Stati Uniti
Cafe breve: simile al nostro cappuccino, con la differenza che oltre alla schiuma, c’è una parte di latte mescolato con la stessa quantità di panna. Praticamente il contrario del black coffee.
Cafe tobio: un caffè americano un po’ più strong, con una parte di caffè “normale” e una di espresso. Per sentirsi degli intenditori senza sbilanciarsi troppo.
The Gibraltar: gli americani chiamano caffè di Gibilterra quello che in Spagna è il cortado, ovvero un espresso lungo macchiato con la schiuma di latte. Nato a San Francisco, il nome deriva dal bicchiere di vetro di quattro once in cui viene servito.
The Red Eye: nome evocativo per un caffè che si beve quando ci si vuole “davvero” svegliare. Una parte di caffè americano si combina con l’espresso forte, per un effetto “bomba di caffeina”. Talmente famoso da esser diventato anche il nome di una birra, la Red Eye Coffee Porter.
Spagna
Café bon bon: nome zuccherino per questo caffè nato dalla combo espresso-latte condensato, che in Spagna chiamano dulce de leche. Molto bello da vedere per il contrasto tra il caffè scuro che rimane in superficie e la banda chiara del latte condesato sul fondo
Café con miel: se siete amanti del caffè con più zucchero che caffeina questo è ciò che fa per voi. Tra la cannella, il latte caldo e il miele, la dose quotidiana di dolcezza è assicurata.
Spagna – Portogallo – Colombia
Cortado: il caffè cortado ha probabilmente tratto in inganno tanti italiani che si sono recati in vacanza nei paesi hispanohablantes e in Portogallo, e che l’hanno ordinato aspettandosi un caffè corto. Sorpresa! Il cortado è il nostro caffè macchiato.
Australia – Nuova Zelanda
Flat white: un po’ più piccolo del nostro cappuccino, ma molto simile. Una parte di espresso si combina con il latte fumante e un topping di schiuma.
Portogallo
Galao: simile al latte macchiato, viene servito in alti bicchieri di vetro, riempiti di poco caffè e molta molta schiuma.
Mazagran: se vi trovate a Lisbona nella calura nel Bairro Alto un caffè bollente non è la scelta più azzeccata. Forse è per questo che è stato inventato il mazagran, un caffè con cubetti di ghiaccio e l’aggiunta di limone.
Germania
Eiskaffee: più simile a una coppa che a un caffè, anche per via dell’aggiunta della panna, del gelato alla vaniglia e del cacao in superficie, che si vanno a sommare al fondo di caffè istantaneo. Non so quanto convenga berlo a fine pasto, con l’intenzione di digerire.
Pharisäer: un caffè che scalda e nutre, grazie alla zolletta di zucchero e ai 4 cl di rum della ricetta originale, che risale al diciannovesimo secolo quando i Frisoni tedeschi per aggirare il divieto di bere alcol l’hanno nascosto nel caffè. Amato anche dal gruppo tedesco Godewind che gli ha dedicato una canzone.
Austria
Wiener melange: ricorda lo zabaione questo caffè rinforzato con il tuorlo dell’uovo, zucchero di canna e panna montata. Della serie “colazione dei campioni”.
Vienna coffee: per i freddi pomeriggi viennesi, se non volete concedervi il lusso di una fetta sacher, per rinfrancare lo spirito potete accontentarvi di questo caffè, che nella nostra lingua si chiamerebbe “doppio espresso con panna”.
Vietnam
Ca phe da: il Vietnam è il secondo produttore di caffè al mondo, dopo il Brasile. Là si prepara con il latte condensato, proprio perché è difficile reperire quello fresco. Poi si aggiunge acqua, ghiaccio e un caffè macinato grossolanamente, seguendo un vero e proprio rituale di filtraggio.
Grecia – Cipro
Frappé coffee: in Grecia e a Cipro si beve il caffè istantaneo mescolato con l’acqua e talvolta con l’aggiunta di un po’ di latte. Il risultato è una bevanda scura con un bel cappello di schiuma, che fa pensare più a una mezza pinta di Stout che a un caffè.
Hong Kong
Yuanyang: questo caffè, servito tradizionalmente nei chioschi all’aperto, è composto da un mix di tè nero, latte condensato e caffè. Da bere in coppia: il nome deriva, infatti, dalle anatre cinesi, che sono il simbolo dell’amore coniugale nella cultura cinese.
Cuba
Cafe cubano: il caffè a Cuba è un rito quasi come in Italia. In questo caso, però, lo zucchero viene aggiunto direttamente nella brocca. Amanti del caffè nero, per una volta dovrete fare un’eccezione.
Messico
Cafe de olla: la stecca di cannella è la cifra identificativa del caffè messicano, che si prepara facendo bollire l’acqua in una pentola di coccio, la olla, da cui prende il nome. Fondamentale è l’utilizzo del piloncillo, lo zucchero di canna messicano.
Senegal
Cafe touba: secondo i suoi inventori, questa bevanda ha poteri curativi. Un vero e proprio rito che risale al mille e trecento e che è particolarmente amato dalla medicina ayurvedica. Sembra che il pepe longorum, con cui è preparato, assieme alle proprietè energetiche del caffè, abbia effetti depurativi e stimolatori.
Francia
Café au lait: ordinarlo ti fa sentire chic e retrò. Celebrato anche nelle poesie – ci viene a mente Déjeuner du matin di Jacques Prévert – il cafè au lait, il nostro caffelatte, è un’istituzione sulle tavole francesi della prima colazione.
India
Indian filter coffee: la leggenda narra che fu Baba Budan, tornando da un pellegrinaggio a La Mecca, a iniziare gli indiani alla sottile arte del caffè nel diciassettesimo secolo. Se oggi si beve questo caffè realizzato con acqua, latte e polvere di caffè, forse è merito suo.
Turchia
Turkish coffee: per fare il caffè turco avrete bisogno dell’ibrik, il caratteristico bricco tradizionalmente in ottone. Si fa bollire la polvere di caffè e si aggiunge il cardamomo. La cosa divertente è che poi vi potrete applicare nella lettura dei fondi.
Austria – Svizzera – Olanda
Cafe melange: è il cugino del nostro cappuccino, ma non provate a chiamarlo così. La differenza, infatti sta tutta nell’abbondanza di latte e nella tostatura più leggera del caffè.
Malaysia
Kopi susu panas: il più difficile da ricordare, se non conoscete la lingua malese, è diffuso anche in Indonesia ed è molto simile al precedente ca phe da. Il caffè è stato introdotto dagli inglesi nel 1800: per poter piacere ai locali la scura bevanda doveva essere addolcita. Come? Utilizzando il latte condensato ovviamente. Consiglio: non bevetelo fino in fondo se non volte mangiarvi la polvere del caffè.
Irlanda
Irish coffee: il più famoso dei caffè stranieri, tanto che viene preparato anche nei pub italiani di ispirazione anglosassone, è composto da caffè, whiskey irlandese, zucchero di canna e panna. Si dice che sia stato inventato nel 1942 per consolare i passeggeri di un volo della Pan Am che era stato rimandato per il brutto tempo.
Italia
Siamo arrivati al capitolo italiano, e i nodi vengono al pettine. Oltre al conosciutissimo marocchino e al caffè macchiato, si leggono i misteriosi nomi di “antoccino” e “caffè romano”. Scartabellando in Internet si scopre che il primo, secondo il mondo anglofono, indica il caffè ottenuto da espresso e latte in parti uguali. Sarà.
Ma la cosa più sorprendente è il secondo, il caffè romano. Dall’infografica si capisce come all’estero siano convinti che a Roma si beva tradizionalmente il caffè con una fettina di limone. Vi prego, romani ortodossi, offriteci delucidazioni. In ogni caso, sembra che si tratti del caffè servito con una scorza di limone (perfetto per l’hangover) o, nel caso, del caffè shekerato con succo di limone. Dite la verità, tra tutti i caffè che vi abbiamo presentato, non pensavate vi avremmo sorpreso proprio con uno di quelli italiani.