Il neologismo non è male: foodball. Probabilmente state pensando che non sarebbe male neanche sapere cosa significa. E’ presto detto: foodball indica la tendenza da parte dei calciatori a fine carriera, diciamo meno brutalmente in età per pensare al futuro, di riciclarsi come ristoratori. Vocazione di cui non ha l’esclusiva l’Italia, dove cibo e pallone sono ossessioni nazionali.
Per dire, Gary Neville, ex del Manchester United, insieme a Ryan Giggs, che alla bella età di 40 anni nel Manchester ci gioca ancora, hanno appena inaugurato nel Westfield Shopping Centre, centro commerciale per londinesi benestanti, il loro primo ristorante.
Lo hanno dotato di direttore creativo da doppia stella Michelin (Michael Wignall) e poco fantasiosamente chiamato Cafè Football.
Nel novembre scorso, in Italia, non era passata inosservata la stella Michelin assegnata al ristorante Dac a trà di Castello di Brianza (LC), i cui sono proprietari sono Mauro Tassotti e Roberto Donadoni, ex calciatori del Milan ancora oggi nel mondo del pallone.
Siccome la lista dei calciatori che si sono reinventati ristoratori è piuttosto nutrita, per chi è abituato a vincere, non deve trattarsi di un salto logico così lontano:
– Pietro Paolo Virdis, dopo un passato da bomber se ne sta dietro il bancone della sua enoteca Il gusto di Virdis con la moglie Claudia, ex allieva dello chef Aimo Moroni.
– Clarence Seedorf è proprietario del Finger’s e del Finger’s Garden di Milano, chef Roberto Okabe.
– Gennaro Gattuso ha una pescheria con catering e il ristorante Posteria San Rocco a Gallarate (MI).
– Javier Zanetti un locale argentino sempre a Milano, il Botinero.
Ma ora torniamo a Londra e diamo un’occhiata al locale della coppia di invincibili del Manchester.
Il Cafè Football è un ristorante curato, ovviamente a tema, con le scarpette da calcio ben in vista per ricordare le origini dei proprietari. I requisiti da stella Michelin ci sono tutti: design elegante e moderno, cucina a vista, menu (con richiami calcistici, “The Kick Off” sono gli antipasti, c’è poi la sezione “Ball Food”) sin troppo ricco, ci sono hamburger, pizze, torte, pasta, insalate, ma che lascia intuire la ciccia dietro tanta apparenza.
“British food with a twist” lo definiscono ironici i redattori di Vice England, che hanno messo alla prova il ristorante di Neville e Giggs ricavandone un’impressione non del tutto positiva: “i piatti erano poco entusiasmanti e pretenziosi allo stesso tempo, diversi da come uno se li aspetta”.
In definitiva, prezzi alti e cibo non all’altezza del conto, ma può capitare, in fondo hanno appena iniziato. Il primo rigore l’hanno mancato, ma come dice la canzone, non è mica da questi particolari che si giudica un calciatore.
[Crediti | Link: Dac a trà, Dissapore. Link e immagini: Daily Mail, Vice England]