16 buone abitudini per evitare che i camerieri sparlino di noi

16 buone abitudini per evitare che i camerieri sparlino di noi

Di amici che hanno fatto i camerieri nei weekend durante gli studi ne ho così tanti che quando vedo un cameriere di professione mi domando dove troverà il tempo per laurearsi. Quello del cameriere è un lavoro duro, faticoso. Per le cameriere è anche peggio, specie perché una buona percentuale degli uomini che si siedono a un tavolo del ristorante ritengono loro dovere di maschi provarci.

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Non ho mai sentito di cameriere scappate con i clienti; casomai è meglio fermarsi e stringere liaison con lo chef, soprattutto se è quello giusto. Ma chi vive nella speranza che una cameriera si ricordi di lui senza versi di disgusto, provi a osservare delle piccole regole. Noblesse oblige.

1. Chiedete tutti i condimenti che servono allo stesso momento.
Se oltre all’olio volete anche l’olio al peperoncino e il tabasco vi chiedo il piacere di dirmelo subito, come avrete certamente notato ci sono altri 40 tavoli nel mio settore.

2. Quando avete finito avvisate.
Non chiedo di riporre le posate nel piatto, perpendicolari a voi, con i manici sui bordi come prevede il Galateo. Ma se non state mangiando da mezz’ora non guardatemi in cagnesco se chiedo se posso portar via.

3. Non ordinate qualcosa che non conoscete.

piatto sconosciuto

Soprattutto se siete all’estero e non sapete la lingua evitate di ordinare una cosa a caso, che dopo la devo riportare indietro e in cucina mi guardano indignati.

4. Ricordatevi che la carne al sangue sanguina.
Se vi piace cotta per un imprecisato tempo oltre a quello dovuto, avvisate prima.

5. Cercate di avere tatto.
Se non c’è nessuno posso perdere 10 minuti al vostro tavolo per ascoltare quello che avete da dire, ma se siamo nell’ora di punta e il mio unico collega è a casa con la febbre lasciatemi lavorare. Questa notte mentre mi massaggerò le gambe gonfie e doloranti vi ricorderò con simpatia.

6. Non chiedete uno sconto per poi promettere grosse mance.

mance

Esiste una cosa che si chiama coerenza.

7. Ricordatevi come mi chiamo.
No, non mi chiamo “Ehi tu!”

8. Fate conversazione.
Ma ricordatevi sempre del punto 5.

9. Ricordatevi del “grazie” e del “per favore”.

grazie

Non sono semplici parole che vi ripeteva vostra madre: fidatevi, faranno la differenza sulla rapidità del mio servizio.

10. Non guardate il cellulare mentre ordinate.
Anche se mi guardate un secondo negli occhi non rimarrete pietrificati, prometto. Quelli dall’altra parte di Whatsapp aspetteranno.

11. Imparate a capire che non siete più importanti di nessun altro nella sala.
Quindi passerò da voi quando verrà il vostro turno. Intanto potete tirare fuori il cellulare e farvi due chicchere su Whatsapp.

12. Non ordinate il menu bimbi se avete più di 16 anni.

happy meal

E’ una cosa da sfigati, e vi identifica subito come dei pidocchiosi. E poi se pensate di far colpo su una cameriera mangiando come suo figlio avete ancora della strada da fare.

13. Leggete attentamente il menu.
Che poi mi ordinate la crostata di fichi, e viene fuori che siete allergici.

14. Se non avete niente di carino da dire, tacete.
E tornate su Whatsapp.

15. Non lasciate la tavola uno schifo.

tavola uno schifo

E soprattutto non fate a pezzetti i tovaglioli e gli stuzzicadenti usati spargendoli dappertutto.

16. Quando tornate chiedete di una cameriera in specifico.
Se vi ricordate il mio nome e chiedete di me al capo potrei anche fingere di ricordarmi anche io di voi. Per questa volta.