Solo i più sprovveduti potevano considerare i selfie, gli autoritratti fatti con lo smartphone e condivisi sul web, il massimo della nuova frontiera d’invasività virale. Cosa ho appena scritto? Non lo so. Però gente, aggiornatevi, ci sono i felfie. Cosa diamine sono? Facile: la variante di autoscatto con i nostri animali.
Meglio se da fattoria.
Questa nuova forma di idiozia innovazione contemporanea nasce dall’idea di William Wilson, il figlio (intellettuale) di un agricoltore inglese, che notò un concorso fotografico sul Irish Farmer Journal. Creando poi il portale farmerselfies.com, ha contribuito a creare il tag imprescindibile “felfie“.
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Una vetrina sulla vera vita in mezzo ai campi, e un buon modo per gli agricoltori di far conoscere i propri prodotti. Al grido di vita panteista e decrescita a manetta ho deciso di raggruppare i felfie più divertenti trovati qua e là (Twitter, Instagram, siti sparsi come First we feast o Modern Farmer. Vi regalo un momento di ilarità indimenticabile.
Volatile in spalla e via.
Cammelli sotto casa. Nulla di strano, no?
C’è chi guarda la tv non già con il peluche sotto braccio, ma con una gallina.
Ammiccare non è cosa da soli umani.
E neanche fumarsi la sigaretta in pausa pranzo.
Lei e il suo gregge sono una cosa sola.
Volersi bene.
Pennichella con le capre prima di ricominciare a lavorare.
Amare il proprio maiale come fosse il proprio cane.
Felfie celebrity.
Ti porgo una gallina. E ci faccio pure una bella foto.
Volatili in spalla parte 2.
Amo il mio lavoro. E come dargli torto?
[Crediti | Link: firstwefeast.com | Immagini: Instagram, Twitter, modernfarmer.com]