In Afganistan ha aperto il primo ristorante per sole donne. Si chiama Scranton perché è un progetto che unisce l’attività di Suraya Pakzaduna, 42 anni, determinata attivista di Herat, in Afghanistan occidentale, e quella di una Ong di una città della Pennsylvania, Scranton, appunto, che ha raccolto i 20.000 dollari necessari a sostenere i lavori del ristorante.
Scranton è un posto raro e speciale, dove le donne afghane di ogni età possono ritrovarsi per socializzare fuori di casa senza correre rischi.
Solidarietà e integrazione professionale non sono una novità per i ristoranti, basti ricordare locali come Locanda alla mano di Milano o Locanda I Girasoli a Roma, dove lavorano persone con disabilità. Da menzionare Ruben, trattoria solidale aperta dall’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini in via Gonin 52, a Milano, dove un pasto completo costa un euro e i coperti sono cinquecento.
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Ma Scranton è qualcosa in più.
Lo ha voluto una donna coraggiosa che in Afghanistan gestisce cinque centri di accoglienza per vittime di abusi e maltrattamenti, malgrado le molte minacce di morte ricevute, con l’obiettivo di dare lavoro alle donne in un Paese che vuole tenerle a casa.
Ma la cosa davvero importante è che Scranton offre un luogo sicuro per organizzare incontri, piccole feste o altri eventi sociali al riparo dalle molestie degli uomini, che non possono entrare, con la sola eccezione di un piccolo spazio dove ordinano cibo d’asporto.
Appreso il mestiere, le ragazze di Scranton stanno organizzando piccoli servizi di catering anche al di fuori dal ristorante, tanto che le donne delle città vicine a Herat stanno chiedendo a Suraya di aiutarle ad aprire altri ristoranti per sole donne, e una seconda apertura sembra ormai prossima.
Con la sua capacità di tenere alta l’attenzione dei governi internazionali (e gli aiuti economici) sulla condizione femminile in Afghanistan, Scranton, un semplice ristorante, sta diventando il simbolo potente della differenza che piccoli grandi sforzi come questo possono fare.
[Crediti | Link e immagine: Eataer, McCall]