Il mondo dev’essere salvato su più fronti, e a quanto pare ci stanno pensando i cuochi.
Allo chef alla moda viene chiesto di essere sostenibile, mentre a quello del ristorante di quartiere si domanda un aiuto alla comunità. Insomma, mettiamola come volete, ma là fuori, oltre i talent show, il mondo pullula di bravi ragazzi ecologici, solidali e che sanno pure cucinare.
Per il momento nel gotha entrano solo i ristoranti ecologicamente corretti, come dimostra il premio speciale alla sostenibilità del Word’s 50 best, e come racconta l’inglese Sustainable Restaurant Association che insegna ai ristoranti (soprattutto a quelli di Mayfair) a usare prodotti bio e locali oltre a non sprecare l’energia.
Al premio per il ristorante con il cuore più grande del mondo ci arriveremo, ma qualcuno si è preso in anticipo.
Run & Stub a Copenaghen
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Il menu cambia sempre, ma non perché lo chef “sceglie solo i prodotti più freschi del mercato”. Il motivo è che tutti i grossisti portano al Run & Stub il surplus di cibo che hanno in magazzino e che sta per scadere.
Il ristorante è gestito solo da volontari, e i proventi vanno in beneficenza.
spisrubogstub.dk
Trattoria degli amici a Roma
Listiamo questa solo perché l’abbiamo provata e abbiamo deciso che i suoi camerieri sono decisamente migliori di tutti gli altri che abbiamo incontrato. La Trattoria degli amici è uno dei ristoranti in Italia che impiegano personale con disagio psichico.
Gli altri da ricordare sono: Il Caffè Basaglia di Torino, La Lanterna di Diogene a Solara di Bomporto (MO), I ragazzi di Sipario a Firenze, La Pecora Nera a Lucca, la Locanda dei Girasoli a Roma.
trattoriadegliamici.org/
Homeboy Industries a Los Angeles
Nasce per riabilitare alla vita sociale i membri delle gang di strada. In sostanza è una caffetteria-diner-panetteria alla moda americana (hamburger, sandwich, colazioni..).
Assieme al cibo anche una serie di servizi di educazione anti violenza nei quartieri.
homeboyindustries.org
Pietro Zito, Antichi Sapori ad Andria
Più che un ristorante con un orto è un orto col ristorante. Nell’orto davanti ad ogni filare c’è il nome della famiglia che lo ha adottato; la domenica ciascuno raccoglie quello che gli serve per preparare da mangiare.
Al ristorante Antichi Sapori, oltre ai prodotti dell’orto si mangiano anche le erbe spontanee.
pietrozito.it
Gather a Yarmouth nel Maine
Se hai l’orto e non riesci a mangiare tutte le zucchine che produci, le porti qui e ti fanno lo sconto sulla cena.
Il ristorante ha un sito in cui segnala i prodotti che gli fanno più comodo, ma ovviamente ogni ingrediente è il benvenuto.
gathermaine.com
Azurmendi Larrabetzu a Bizkaia in Spagna
Vincitore del premio dedicato ai ristoranti sostenibili da The worlds 50 best . Costruito secondo i principi della sostenibilità ambientale ed energetica, cucina con l’energia geotermica e ricicla il 100% dei suoi rifiuti.
Nell’orto, interno al ristorante, si coltivano dozzine di vegetali baschi, anche di specie antiche che vengono recuperate grazie alla collaborazione con un istituto di ricerca spagnolo. Ovviamente quasi tutti i prodotti che non derivano dall’orto interno vengono dai produttori locali.
azurmendi.biz
Lure ad Atlanta
Fa parte di una catena di cinque ristoranti tutti molto attenti alla sostenibilità. Ma questo ha una particolarità in più: hanno installato una vasca sul tetto che raccoglie acqua piovana che, senza bisogno di depurazione, finisce negli sciacquoni dei wc del locale.
Ha raggiunto il “livello gold” di sostenibilità del suo distretto.
lure-atlanta.com
Greenhouse a Sidney
Nasce nel 2008 da un’idea di Joost Bakker ed è costruito in un container, per essere facilmente smantellato e riciclato. Tutto il take away è dato in contenitori riutilizzabili con il vuoto a rendere.
Per non parlare dell’orto sul tetto alimentato dal compost creato con gli scarti del ristorante e dell’olio delle friggitrici che viene riutilizzato per produrre energia.
byjoost.com/greenhouse/
Cabbages & Condoms a Bangkok in Tailandia
In osservanza della politica di controllo delle nascite ti porta a casa, assieme alla cena, anche i preservativi. In fondo è un’idea come un’altra per suggerire un dopocena. Il loro slogan passerà agli annali: “Our food is guaranted not to cause pregnancy”.
pda.or.th/restaurant/
[foto crediti: spisrubogstub, artsrestore, datenightfriday, un poco di buono bari, sfreelife, lurpaisajistak, santegidio, the a position]