Svegliarsi nel cuore della notte per un’insana arsura da pizza ai 4 formaggi, vi è capitato, vero?
In quelle notti l’unico sostegno è lo zapping.
E clic dopo clic di certo vi sarà capitato di finire su quei canali a tre numeri dove di solito non arrivate, e di vedere il miraggio magnetico dello chef Tony.
Questo post mi è stato ispirato da lui in una notte insonne, da lui, dai suoi baffetti hitleriani e dal suo doppiatore italiano (più giovane di tre decadi) che allieta le mie dormiveglie con i suoi marchingegni fermi al design degli anni ’90.
Questo post è dedicato ai peggiori cuochi, o che si atteggiano a simil-chef, della televisione, quelli che non sarebbero credibili nemmeno dopo uno stage di tre anni da Bottura.
CHEF TONY, AFFETTARE COSEACASO È UN’ARTE
Il nostro eroe delle televendite probabilmente in un’altra vita (ma magari anche in questa) voleva fare teatro, ma alla recita delle medie lo hanno messo nell’ultima fila a fare la comparsa.
Sorridentissimo e propositivo anche a sproposito è noto soprattutto per aver affettato coi suoi coltelli miracolosi anche scarponi, lattine e oggetti che, con la cucina, non hanno il benché minimo nesso.
Lo chef in cravattino rosso su doppiomento ha conquistato tutti, tanto che gli adepti del trash gastronomico gli hanno dedicato una pagina su Facebook.
FRA FRANCESCO, UNA PREGHIERA PER OGNI RICETTA
Fatelo subito: cercate sulla vostra tv il canale Sat2000 e non cambiate fino a che non inizierà una nuova puntata di “Quel che passa il convento”, la trasmissione di cucina più mistica che abbiate mai visto.
Si inizia sempre con un pensierino di Fra Francesco, saio da francescano e grembiule da cucina come outfit, ma presto la conduttrice e l’ospite di turno lo relegano alla pelatura delle patate o ad altri compiti da sguattero.
Lui, però, ha sempre un’espressione beata in viso, sminuzza con la mezzaluna e dispensa perle a metà tra il gastronomico e il teologico.
TESSA GELISIO, COME RIMPIANGERE LA PARODI
Negli anni di “Pianeta Mare” ingurgitava del pescato e ancora dava l’impressione di poter capirci qualcosa di cucina. Poi è approdata a “Cotto e Mangiato”, raccogliendo il testimone di una Parodi non certo Masterchef, ma pur sempre a suo agio tra i fornelli.
La nostra beniamina, invece, sembra essere stata teletrasportata in una cucina da un pianeta alieno, forse dopo un’aggiustatina alle guanciotte che non ha giovato alla sua masticazione.
GIORGIA COLOMBO, UN APPLAAAUSO!
Qui parliamo del Nord Italia, della trasmissione “Le ricette di Giorgia” su Telelombardia, ma forse voi che abitate più a Sud potete trovare il corrispettivo di questa figura. Trattasi di Giorgia Colombo, giornalista prestata alla cucina.
Una grazia tra i fornelli che ricorda quella di Audrey Hepburn con la labirintite, uso di espressioni colloquiali come fosse alla sagra del bue grasso, raffica di domande allo chef di turno che manco mio nipote di 4 anni.
Dai, prendete il telecomando e ditemi se trovate una Giorgia anche voi delle altre regioni. Vi prego, segnalatemele: vi offro un aperitivo.
DAVIDE MENGACCI, AD ONOREM
Il meno credibile in assoluto è sempre stato Davide Mengacci, che oggi in tv non si vede più. Per queste scelte di palinsesto ringraziano le sciure Marie di tutte Italia, che si possono risparmiare il ficcanasare di “rosso malpelo” tra le loro pentole e la sua odiosa voglia di mettere il becco nelle ricette tradizionali.
Mi manca, devo dire la verità, ma è perché ho uno spiccato senso dell’orrido. Ognuno ha i suoi difetti.
E voi? Su che canale si ferma il vostro pollice sul telecomando mentre fate zapping gastronomico, e vi riscoprite ad incattivirvi con qualche “chef” mediatico? Liberi tutti, confessatevi a noi, diteci quali sono quelli che secondo voi starebbero meglio a zappare l’orto piuttosto che tra i fornelli delle tv!
[CREDITI FOTO: glamour day moda, televisionando,varese news.it, palazzotenta39.it, tele giornaliste]