Banalizzare il biscotto è un reato capitale. Non ci si scherza. Un biscotto è una sintesi sublime di usi e tradizioni, in base all’origine e a come è stato creato. Gli ingredienti sono i suoi elementi fondamentali e imprescindibili, le forme sono il biglietto da visita del Paese di cui è tipico. Tracciamo un minimo di storia: il primo biscotto, nato da un insieme di eventi fortuiti, risale al VII secolo, in Persia (tra i primi ad aver usato lo zucchero nelle preparazioni gastronomiche). Il suo scopo era quello di fare da test per la temperatura delle torte.
Con l’avvento del commercio internazionale di spezie, di scambio di metodi di cottura e di ingredienti provenienti da ogni angolo del pianeta, ogni paese ha creato il proprio biscotto nazionale.
NUOVA ZELANDA: AFGHAN BISCUIT
Il biscotto tradizionale della Nuova Zelanda è fatto con cornflakes, cioccolato e noci. Soffice e croccante allo stesso tempo, vi regalerà dei piaceri inspiegabili dal primo all’ultimo morso.
AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA: ANZAC BISCUIT
Durante la Prima guerra mondiale veniva chiamato “il biscotto del soldato” perché le madri e le mogli li inviavano ai propri figli e mariti oltreoceano. Glli ingredienti sono avena, cocco e sciroppo. Questo biscotto ha addirittura una giornata interamente dedicata, il 25 aprile, in cui si cucina come se non ci fosse un domani.
UNGHERIA: BARÀTFÜLE
Un biscotto triangolare, ripieno di marmellata, ricoperto da briciole di pane e fatto bollire. Fu inventato da uno chef tedesco di nome Freund e la traduzione del suo nome è “orecchio dell’amico”, presumibilmente per la sua forma.
ITALIA: CANTUCCI
Le loro origini risalgono al tempo dei romani, quando venivano portati nei lunghi viaggi, fonte di sostentamento per i soldati. Cotti ben due volte per garantirne la croccantezza, sono arricchiti da mandorle ed eventualmente frutta disidratata. Pucciati nel Vin Santo generano severe assuefazione.
DANIMARCA: BUTTER COOKIE
Burro, farina e zucchero. Tre ingredienti basici per preparare questi biscotti dalle forme più svariate. Chi non riconosce le scatole tonde a sfondo blu, scrigno di questi gioiellini?
STATI UNITI: CHOCOLATE CHIP COOKIE
Croccanti, morbidi e grassi al punto giusto. Inventati nel 1937 da Ruth Graves Wakefield e da lei resi noti quando, dopo un accordo con la Nestlé, ne pubblicò la ricetta.
REGNO UNITO: CUSTARD CREAM
Ovviamente creato (più di 100 anni fa) per essere abbinato a una tazza di tè caldo. È ripieno di una crema pasticcera e rifinito da disegni barocchi tipici dell’era vittoriana.
MESSICO: COYOTA
Largo e piatto, rotondo, ripieno di zucchero di canna e jamoncillo. È gustato come dessert o come snack, ma l’importante è accompagnarlo con del buon caffè forte o del tè.
IRAQ: KLEICHA
Servito tradizionalmente durante le festività religiose e portato come regalo ai nuovi vicini di casa, può assumere diverse forme. Obbligatorio è però il ripieno di noci, cocco, semi di sesamo, cardamomo e acqua di rosa.
GRECIA: KOULORAKIA
Chiamato così per la sua forma (deduco significhi “aggrovigliato” o qualcosa del genere), è composto da burro, vaniglia e semi di sesamo. Può essergli data la forma di un 8, di una treccia, di una lettera greca. E’ tradizionalmente mangiato durante la Pasqua.
GERMANIA: LEBKUCHEN/PFEFFERKUCHEN
Traduzione: “pan di zenzero” e “biscotto di pepe”. Può essere rettangolare o circolare ed è composto da anice, coriandolo, chiodi di garofano, zenzero, cardamomo e pepe (che gli donano quell’aroma speziato) e noci, mandorle, nocciole (che gli danno la croccantezza).
FRANCIA: MACARON
1533: Caterina de Medici, rifugiata in Francia, iniziò a cucinare e vendere macarons. Dubito sospettasse che 500 anni dopo diventassero così amati. Nel XX secolo, Pierre Defontaines Ladurée pensò di unire le due meringhe e creare un ripieno di ganache.Tutti i colori e i sapori che conosciamo oggi sono venuti dopo: una delle poche volte in cui l’evoluzione ha fatto un ottimo lavoro.
CANADA: MAPLE LEAF CREAM COOKIE
Sciroppo d’acero, crema e simbolo nazionale del Canada. Metteteli tutti insieme e ne uscirà il simbolo del patriottismo canadese. Questi biscotti sono buoni davvero!
SPAGNA: PANELLET
Originari della Cataluña, vengono tradizionalmente fatti con mandorle tritate, poi vengono formate delle palline, arrotolate nella polvere di cacao, aggiungendo anche ciliegie candite, scaglie di cocco e pinoli, spesso aromatizzati con caffè e cannella. I biscotti sono preparati il Dìa de Todos los Santos, o Ognissanti e sono serviti con spumante spagnolo.
SVEZIA: PEPPARKAKOR
Fatti con sciroppo d’acero e tradizionalmente tagliati a forma di stelle o di cuori, ma anche (perché no?) maiali o capre. Sono biscotti molto speziati e sottili, mangiati soprattutto durante le feste natalizie, prima però appesi come decorazioni.
FILIPPINE: PUTO SECO
Sono piccole tortine di riso cotte al vapore, bianche e soffici, mangiati con burro e cocco per colazione. Come iniziare la giornata bene!
OLANDA: STROOPWAFEL
Nati come cibo da poveri sono diventati un dolce per tutti. La sua traduzione letterale è “sciroppo di waffle” ed è composto da due cialde rotonde, ripiene di sciroppo al caramello e immerse per metà nel cioccolato. Con del caffè o del tè la libidine è garantita. Ma prima di mangiarlo, fatelo riscaldare appoggiandolo alla tazza bollente: in questo modo i sapori e gli aromi si rafforzeranno e la vostra bocca inizierà a salivare.
BRASILE: TARECO
Un bel biscottone forte e marroncino, da usare come spuntino quando quel buco allo stomaco non dà tregua. È stato inventato a Pernambuco, snack preferito dalle flotte spagnole e britanniche durante le esplorazioni.
AUSTRIA: VANILLEKIPFERL
Una mezzaluna di vaniglia (vanillekipferl), fatta con mandorle tritate, noci e nocciole, aromatizzata con vaniglia e spolverata con lo zucchero. Ingurgitata senza sosta nel periodo natalizio, ma persistente nelle diete di tutto l’anno.
[Crediti | Link: The Daily Meal | Immagini: The Daily Meal, Kinfolk, hopeskitchen.info, peppermatter.wordpress.com, receptek.tv, tortealcioccolato.it]