Quei bagagli diversamente digeribili che per spirito democratico chiamiamo pizze degli altri

Quei bagagli diversamente digeribili che per spirito democratico chiamiamo pizze degli altri

E se la pizza migliore non fosse quella italiana? OK, calma, riformulo. E se le variazioni internazionali della pizza non fossero così brutte come ci sentiremmo di dipingerle? Di certo sono iconograficamente divertenti; un tripudio di esotismo, sovrabbondanza e accostamenti arditi sulla base più antica del mondo: acqua e farina.

Per chi non va oltre marinara e margherita quello che segue è un attentato al primo amore. Per tutti gli altri un curioso e ricco viaggio gastronomico. Che per fortuna non esclude del tutto l’Italia. Cominciamo. E bussi forte chi ne ha assaggiate almeno cinque.

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1. LAHMA BI AJEEN – LIBANO

La traduzione letterale è “carne con pasta”. Viene infatti condita con cipolle e agnello tritati, cumino e yogurt. No, non veicola l’idea della leggerezza, ma i libanesi in cucina sanno il fatto loro.

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2. LAHMACUN – TURCHIA

Si tratta di una sottilissima pasta croccante, farcita con carne macinata (di agnello o manzo), peperoncino, cipolla, erbe aromatiche e varie spezie. Viene poi cotta in un forno di pietra, in modo da valorizzare meglio il calore. Quando è pronta, le si spolvera sopra un po’ di prezzemolo e si spruzza del succo di limone. D’improvviso la pizza precedente assume i connotati della dieta.

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3. MUSAKHAN – PALESTINA

Pollo con sommacco, pimento, cannella, olio d’oliva e pinoli su pane Taboon, un tipo di focaccia adattissima per piatti di carne saporiti. La traduzione letterale equivale a “qualcosa che viene scaldato”.

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4. KHACHAPURI – GEORGIA

Piatto nazionale della Georgia, viene cucinato in modo diverso da regione a regione e da fornaio a fornaio (addirittura). In alcuni casi, assume la forma di una barca, condita con formaggio a volontà e un uovo sulla cima. Perfetta sui massicci vini bianchi georgiani.

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5. TIKKA MASALA – INDIA

Pollo tikka masala, cotto e tagliato dopo essere stato macinato in salsa di yogurt estremamente piccante. È chiaro che in Oriente non riesco a rinunciare alla carne sulla pizza.

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6. MAYO JAGA – GIAPPONE

L’impasto è tra i più vicini a quelli della nostra pizza. Ma qui rimpinguano con maionese, patate, pancetta, mais, peperoni e cipolla. Mi piace immaginare sia stata inventata come test delle capacità digerenti di esseri umani speciali.

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7. OKONOMIYAKI – GIAPPONE

È una sorta di “condisci con quello che vuoi, purché sia alla griglia”. L’importante è che la base risulti il più simile possibile a una frittella salata: pastella, miscela d’acqua o di dashi, nagaimo grattugiato (un tipo di patata giapponese), uova e cavolo. E poi pancetta, gamberetti, kimchi, mochi, legumi, polpi, calamari. Ovviamente grigliati. Si conclude il tutto con aonori (alga verde), Kewpie mainonese, zenzero marinato e salsa Okonomi dolce. Aiuto!

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8. SHRIMP GOLD – COREA DEL SUD

Dal colore del cornicione temo sia fritta. Per certo so che è condita con mais, mozzarella, funghi, peperoni, jalapenos, olive, cipolle, carne macinata, salsa di pomodoro, pancetta e gamberetti. Sotto i 10 ingredienti si rischia il penale?

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9. DEEP DISH – USA

Nata a Chicago, è una classica pizza, ma con una crosta alta fino a tre centimetri e una quantità esorbitante di formaggio a dominare sulla salsa di pomodoro.

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10. STROMBOLI – USA

In molti lo confondono con il classico calzone. Ne è infatti una versione Usa (ma con una pasta più morbida) proposta da famiglie italo-americane.

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11. FUGAZZA – ARGENTINA

Finalmente un po’ di sobrietà per questa sorta di omaggio alla nostra focaccia, con formaggio, cipolle e erbe aromatiche.

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12. TARTE FLAMBÉE – FRANCIA

Tipicamente alsaziana, ha una pasta rettangolare molto sottile, ricoperta da uno strato di crème fraîche. Viene cotta in forno e può essere condita anche con groviera, funghi, cipolle, pancetta e mele.

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13. THUNFISH PIZZA – GERMANIA

La pizza più gettonata dai tedeschi è a base di pesce. Tonno specialmente, con salsa di pomodoro, peperoni, cipolle, formaggio e origano. In quantità industriali!

Bene, vi ho instradato verso l’apertura mentale ma confesso che, alla fine di questo tour internazionale, sono io a essere decisamente turbata. Mi sembra il caso di tornare dalle nostre parti e chiudere con un paio di variazioni della pizza originale che non puntino solo all’anestetizzazione del palato e all’accumulo indiscriminato di condimenti.

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14. CALZONE – ITALIA

Una pasta ripiegata su se stessa e farcita con gli stessi ingredienti che utilizzeremmo sulla pizza. Ma che vi sto spiegando cos’è il calzone? Amiamolo silenziosamente.

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15. SFINCIONE – ITALIA

Lo sfincione siciliano, o meglio, palermitano, ha una pasta molto morbida e abbastanza spessa, condita con salsa di pomodoro, cipolle, acciughe, origano e pezzi di formaggio come il caciocavallo.