In gioventù, se hai qualche deviazione o stranezza alimentare, ti ricordano che non esiste bambino che non ami la cioccolata e le patatine. Amen. In età adulta qualcuno dovrebbe ricordarci come sia il pane l’alimento internazionale e trasversale per eccellenza. C’è chi lo considera ornamentale, o di mero supporto (ognuno ha i propri limiti), chi gli tributa applausi e commozione, ma in ogni continente, in qualsiasi momento della giornata, viene azzannato più o meno selvaggiamente.
Bianco, nero, morbido, duro, in solitaria o condito; a prescindere da come sia preparato, con quali farine e quale aggiunte, chi non mangia il pane? Ci è parso quindi doveroso elencarne i 15 più famosi, più celebrati e più diffusi esemplari. Scegliete voi dove comprarlo.
1. Pão de queijo – Brasile.
Piccoli panini tondi ripieni di formaggio, in assoluto una colonna della colazione brasiliana.
2. Bammy – Giamaica.
Realizzato mescolando nell’impasto la manioca, un diffuso tubero sudamericano, è pane piatto giamaicano tradizionalmente cotto su di una piastra rovente e servito a colazione per accompagnare il pesce.
3. Coppia ferrarese.
I bastoni di pasta dura s’intrecciano formando una coppia. Si fa con strutto e olio extravergine, ha involucro duro e cuore morbido, dal 2004 è un pane IGP (indicazione geografica protetta) tutelato da un Consorzio di produttori.
4. Bauernbrot – Germania.
Uno dei più famosi nella moltitudine di pani tedeschi, diffuso e amato per l’innata semplicità. La ricetta prevede solo quattro ingredienti: acqua, farina, lievito e sale, ma vengono spesso aggiunti semi di girasole o frutta secca.
5. Lefse – Norvegia.
Simile alle tortilla (di farina), questa focaccina è invece impastata con le patate. Un tripudio di carboidrati che si mangia come involtino ripieno, dolce o salato, o nel segno di una grande versatilità prende il posto del panino nell’hot dog.
6. Pane di Altamura – Italia.
Il re del pane di semola di grano duro, in particolare il grano dell’Alta Murgia barese mescolato con lievito naturale a pasta acida, acqua tiepida e sale marino. La lievitazione dura almeno 3 ore, poi si modellano le forme che lievitano per un’altra ora. Attrezzato con una crosta meravigliosamente croccante, deve la tipica forma a cappello a uno stampo ad anello, e si mantiene nei giorni. Souvenir gastronomico obbligato per chi visita la zona di Altamura.
7. Arepas – Venezuela, Colombia.
A prima vista questi paninetti morbidi si potrebbero prendere per delle tortillas. Mangiati al naturale o più spesso farciti con formaggio e carne, sono un complemento indispensabile sulle tavole venezuelane.
8. Dark Rye bread – Finlandia.
Il pane di segale finlandese è diverso da quelli che si fanno nel resto del mondo a causa della farina impiegata, che è al 100 per cento di segale. Più spesso, però abbastanza gommoso, ha un sapore leggermente acidulo.
9. Pane di Matera – Italia.
Solo semola di grano duro, lavorazione con almeno il 20 per cento di semole provenienti della provincia di Matera. Il lievito madre rende la pasta acidula e morbida contrastata dalla crosta imponente (spessore almeno 3 mm). Tra uno e due chili di peso è ideale per accompagnare i sottoli tipici della cucina lucana.
10. Pane cubano – Cuba.
Al pane cubano, ispirato a quello francese, viene data la forma di una pagnotta lunga e sottile meno croccante rispetto al celebre modello. Questo in particolare per l’aggiunta dello strutto nell’impasto.
11. Naan – India.
Tipicamente indiano (ma comune anche in altre parti del Centro e Sud-Est asiatico), a base di grano è essenziale durante i pasti tradizionali. Cotto in uno speciale forno tandoori viene servito caldo e spalmato di ghee, burro chiarificato ottenuto dal comune burro non salato.
12. Baguette – Francia.
Immancabile in ogni lista compilata pensando ai migliori pani del mondo, è famosa per il contrasto tra la crosta croccante e la mollica delicata. Con il dolce (burro e marmellata) per colazione, con il salato, come accompagnamento ai pasti principali. Chi non la conosce?
13. Pane di zucca – Italia.
Origine emiliano-lombarda come testimonia la presenza nell’impasto della zucca miscelata a farina 0, lievito e sale. La consistenza della pagnotta cotta è spugnosa e morbida, il sapore, per effetto della zucca lessata, leggermente dolce.
14. Himbasha – Eritrea.
E’ il pane delle feste, leggermente dolce, anche se realizzato in molte versioni diverse. A conferire un sapore spiccatamente aromatico sono i semi di cardamomo, usati in quantità.
15. Curry Bread – Giappone.
L’idea abbastanza complessa dietro questo pane giapponese con farcitura al curry, è di friggere (o cuocere al forno) un pezzo d’impasto cui viene data forma circolare, e di avvolgerlo con del pangrattato sfarinato.
[Crediti | Immagini: Flickr/Ivana Rosario, Daily Meal]