A giudicare dalla mia cerchia di conoscenze, leggere ricette anziché metterle in pratica è un trend affermato. Quasi tutti amano la cucina, quasi nessuno vuole (o sa) davvero cucinare. Se anche per voi il cibo è un argomento prima che un nutrimento (cioè, volete in buona sostanza continuare a evitare di mettere le mani in pasta) eccovi la guida di Dissapore ai libri da divorare quest’autunno. Chissà che qualcosa non trasmigri, in un impeto di immedesimazione, dalla libreria alla tavola.
1. Se vuoi fare il figo usa lo scalogno. Dalla pratica alla grammatica: imparare a cucinare in 60 ricette, di Carlo Cracco, Rizzoli.
Se vuoi fare il figo, dai un titolo figo al tuo libro, verrebbe da rispondere. Certo che però ci incuriosisce, questa uscita di Cracco. Un misto di irritazione e fascino del resto è ciò che lo chef milanese comunica alla platea – sia quella che assaggia i suoi piatti che quella, virtuale, che commenta i suoi severi giudizi da Masterchef. Anche solo per scoprire come scrive, forse varrà la pena di assaggiare questa guida all’uso dello scalogno. Non ditemi di aggiungere “e non solo”.
2. In cucina con Gordon Ramsay, Sperling & Kupfer.
Conosco gente che aspetta di sentire le raccomandazioni di Gordon prima di scegliere il posto dove andare in vacanza. E a tempo di record posta orgoglioso le foto su Flickr un minuto dopo essere uscito dall’aeroporto, aver preso un taxi al volo e vedersi già nel piatto le specialità recensite dal diavolo biondo della cucina moderna. Come tutti gli chef di culto lascerà sicuramente scettico e/o stufo qualcuno di voi, ma se c’è un Gotha di soli cuochi, lui siede di certo su uno degli scranni più alti. Per farvi un’idea, fatevi questo corso biblico di cucina, per tutti i palati, per tutte le occasioni.
3. La piccola cucina parigina, di Rachel Khoo, Luxury Books.
Una Amélie metà londinese e metà vietnamita cucina i classici della cucina francese e cerca di convincervi, per tutta la durata del libro, che non bisogna essere dei geni per riuscirci. Le ricette della giovanissima cuoca Rachel Khoo sono più delle piccole lezioni di stile che un campionario di complicati rompicapo da eseguire armati di pazienza e abilità sovrumana. Per cimentarsi con il paté, il boeuf bourguignon, la bechamel e la crème brûlée ma non solo, anche per rivisitare i piatti più imbalsamati d’Oltralpe con un po’ di freschezza ggiovane.
4. La macchina del caffè, di Gianluca Trivero, Rai Eri.
Vita morte e miracoli del “rito” italiano del caffè. Non un ricettario, stavolta ma un mausoleo dedicato all’abitudine più bella del popolo italico, con tanto di ricognizione nell’immaginario cinematografico, letterario e del costume di tutto ma proprio tutto lo scibile sull’arte della napoletana, della moka, dell’espresso. Fetish? Appunto, da sfogliare maniacalmente.
5. Birra fatta in casa, di Joe Parkes, Eco-Libri, Amazon (formato Kindle).
Dopo che perfino alla Casa Bianca si sono armati di kit per darsi alla produzione di bionde, è immancabile questo libro del mastro birraio John Parkes. Se cercate un hobby da coltivare nelle giornate uggiose in arrivo, eccovi svelati metodi, segreti e ricette per farvi la birra a casa vostra, con gioia delle consorti, che scongiurano le vostre distrazioni serali al bar, e degli amici, che consolidano l’uso giovanilista del ruttoliberismo.
6. Il giusto e il gusto. L’arte della cucina pop, di Davide Oldani, Feltrinelli.
Discussissimo anche prima di farsi leggere (vedi, da queste colonne, la polemica sui blogger anonimi) Davide Oldani insegna una cucina a base di buonsenso e ingredienti pop. Cucina senza orpelli, a cominciare dal design di tavolo e posate, per finire alla ricerca di semplicità non banale, nel piatto.
7. Paul Bocuse: The Complete Recipes, di Paul Bocuse, Flammarion, Amazon.
500 ricette firmate da un nume della cucina francese, per chi ha qualche pretesa una volta indossato il grembiule, o semplicemente vuole fantasticare restando seduto sul sofà. Dal 30 ottobre, quando sarà su Amazon (in inglese), persino gli americani metteranno da parte Julia Child per votarsi all’haute cuisine del più celebre chef de France.
8. Il segreto svelato di Napoleone, di Fabio Picchi, Mondadori.
Non mi si accusi di essere uno di quei toscani che riconducono ogni buona azione compiuta in questo mondo crudele a un toscano. Ma Fabio Picchi mi induce a mettere da parte ogni tentativo di politically correct e tifare spudoratamente. Vero che ha un po’ stufato con questi titoli da sequel del Codice da Vinci (I dieci comandamenti…, Il segreto della mezzaluna etc.) ma quando si tratta di cucinare no solo bene ma con simpatia, bisogna lasciarlo fare. Qui ci sono le storie della cucina isolana (Elba), raccolte dal palindromico alterego di Picchi (Igor Rogi) che fruga tutta l’isola alla ricerca del ricettario che soddisfaceva l’esule più illustre: Napoleone Bonaparte.
9. Edible Selby, di Todd Selby, Abrams Books, Amazon.
Fotografare il cibo è una mania condivisa e dilagante. Todd Selby, fotografo, ha girato il mondo e i suoi ristoranti per puntare l’obiettivo sui piatti degli chef più famosi, da Redzepi del noma di Copenhagen al piazzaiolo di Tokyo Susumu Kainuma. Ecco il risultato, con tanto di un corredo di 40 ricette, una per ogni meta, e per ogni soggetto.
10. Guida alla grande cucina, di Auguste Escoffier, Orme Tarka.
Di uno che parla con disinvoltura di pesche Melba, cosce di Aurora e quaglia Rachel si possono dire tre cose: che è un amante del gentil sesso, indiscutibile. Che ha un concetto un po’ ardito di erotismo in cucina. Che è un filo maschilista. Ma non so voi, io accetterei di sentirmi un po’ donna oggetto se Auguste Escoffier mi dedicasse, che so io, una bistecca Sara. Questo libro è un manuale-memoriale della cucina del mitologico chef francese. Prefato da Gualtiero Marchesi.
Gran finale: vedete libri in questa lista che state aspettando con trepidazione? E di quali farete a meno senza rimorsi? Altre cose da suggerire?