A chi non è mai capitato in vacanza, magari all’estero, di guardare disgustato le specialità culinarie del posto, ripromettendosi di non toccarle neanche in punto di morte? E chi non conosce qualcuno che, pur di non mangiare male, si autoconvince che al di fuori dell’Italia non esiste civiltà. Istinto di conservazione oppure ignoranza? C’è chi poi, in nome di uno stato sociale da evidenziare o per semplice curiosità, assaggia di tutto, perchè più il cibo è strano, e più stupisce quando lo racconta. Per avventurosi e non, ecco, dopo l’impressionante giro del mondo a caccia di street food, alcune idee disgustose che difficilmente vedremo sugli scaffali del supermercato.
Caffè ricavato dagli escrementi di zibetto, € 382 al kg.
Per chi non ha familiarità con questo animale basti dire che è un parente della mangusta e che vive soprattutto nelle Filippine, dove ne mangiano anche la carne. La relazione con il caffè è presto detta, dal momento che si nutrono delle ciliegie della pianta del caffè rosso che cresce nel loro habitat naturale. Sembra che queste, una volta digierite dall’animale e naturalmente trasformate in chicchi ehm, di diverso genere, producano il Kopi Luwak, un caffè aromatico e squisito, tanto da giustificarne il prezzo proibitivo.
Larve di api, €1 a bustina.
L’equivalente dei popcorn in Thailandia, dove sono ricercate e divorate con altrettanta voracità. Queste larve sono disponibili in versione panata o solo fritta, condite con sale, pepe e altre spezie. Uno snack pieno di proteine e simile nel sapore ai gamberetti. A giudicare dal prezzo e dal presunto gusto, meriterebbero un assaggio.
Zuppa di sputo di volatile, €1,500 al kg.
Cominciamo col dire che l’uccello appartiene alla famiglia delle rondini e che la sua saliva è uno dei prodotti animali più costosi consumati dall’uomo. In Cina, dove la considerano una prelibatezza, è l’ingrediente fondamentale della zuppa dolce nota come nido di uccello. Altamente nutriente, ricca di ferro, di calcio, di potassio e magnesio, viene per questo prescritta dai medici ai pazienti debilitati. Infine, poichè la zuppa è una fonte di collagene, le donne lo consumano per mantenere la pelle morbida e tonica.
Feto speziato d’anitra, poco più di 50 centesimi al pezzo.
Si chiama Balut ed è molto apprezzato nel sud-est asiatico. Le uova di anatra vengono messe in incubatrice fino allo sviluppo del feto. Quando il becco e il piumaggio sono visibili si fanno bollire con spezie varie. Anche in questo caso lo spuntino è altamente proteico oltre che afrodisiaco. Degustibus.
Cacio marcio, €47 al kg.
Ebbene si, agli occhi del mondo culinario, anche l’Italia contribuisce con una prelibatezza tutta sarda, il casu marzu. Tutti sanno che si tratta di un formaggio di latte di pecora, popolato da larve originate da uova di mosche deposte. I vermicelli, che possono essere eliminati o mangiati con il formaggio, hanno un ruolo fondamentale proprio perchè più sono vivaci e saltano, più il cacio è buono. Attenti agli occhi, possono cogliere di sorpresa lo sprovveduto. In un articolo pubblicato da The Wall Street Journal nel 2000, il giornalista Yaroslav Trofimov, dopo aver spiegato che la produzione e la commercializzazione di questo formaggio per la Comunità Europea è illegale (da qui il pezzo sul mercato nero), lo descrive come ‘una pungente viscosa crema che brucia la lingua e può avere effetti (?) anche su altre parti del corpo’.
Infine, ecco un’idea più generale per gli autori dei reality show italiani, soprattutto quelli che trasferiscono i VIP in remote località della Terra. L’equivalente britannico de’isola dei famosi (I’m A Celebrity… Get Me Out of Here! Sono uno famoso, portami via da qui!) sottopone i concorrenti scelti col televoto a certe prove di coraggio.
Per superarle e guadagnare cibo e comfort per la sopravvivenza della squadra, le celebrità devono ingurgitare testicoli, ano, scroto di canguro, occhi di pesce, scarafaggi, larve di bruco gigante, tutto a crudo e davanti a milioni di telespettatori.
Audience garantita.
[Crediti | Link: Dissapore, Daily Mail. Immagini: Express News, Chef a go-go, Wikipedia, Tony and Korea, Forbes, Daily Mail]