Quando le riviste di lifestyle scoprono la cucina son sempre bei momenti. Mi ricordo quando Dove compilò la “top ten nazionale della vera pizza napoletana“: ne sortì un’ammucchiata di indirizzi eccepibili più qualche luogo comune tipo Brandi, prototipo della pizzeria per turisti. ‘Stavolta tocca alla pasta artigianale. E considerate le attenuanti generiche (la definizione più chirurgica del mandato di certe classifiche è “cerco rogne”) non va neanche troppo male. Signori, la Top Ten.
1 – Gentile, via Nastro 67 – Gragnano (NA). Tel. 081 80.12.307. Specialità: Fusilli fatti a mano.
2 – Martelli, davanti all’ingresso del Castello dei Vicari, Lari (PI). Tel. 0587 68.42.38. Specialità: Penne lisce classiche. SITO.
3 – Felicetti, Via Felicetti 9, Predazzo (Tn). Tel. 0462 50.12.25. Specialità: Selezioni Monograno biologiche. SITO.
4 – Verrigni, Via Salana 9, Roseto degli Abruzzi. Tel. 085 90.40.269. Specialità: Rigatoni, Spaghettoro e fusilloro. SITO.
5 – Dei Campi, via dei Campi 50, Gragnano (NA). Tel. 081 80.18.430. Specialità: Conchiglie, Calle (nuovo formato che ricorda il fiore, sorta di pacchero corto a punta). SITO.
6 – Benedetto Cavalieri, via Garibaldi 64, Maglie (Le). Tel. 0836 48.41.44. Specialità: Spaghettoni.
7 – Latini, via Maestri del Lavoro 19, Osimo (AN). Tel. 071 78.19.768. Specialità: Trenette Senatore Cappelli. SITO.
8 – Leonessa, via Don Minzoni 231, Cercola (NA). Tel. 081 55.51.107. Specialità: Paccheri. SITO.
9 – Mancini, Loc. San rustico, Monte San Pietrangeli (Fm). Tel. 0734 96.93.11 Specialità: Mezze Maniche. SITO.
10 – Giuseppe Cocco, zona artigianale 15, Fara San Martino (Ch). Tel. 0872 98.41.21. Specialità: Farfalle Grezze. SITO.
Bene, il diavolo è nei dettagli, per cui si può eccepire che la vera imperdonabilità di ogni classifica sulla pasta artigianale che non mette al primo posto gli spaghettoni di Benedetto Cavalieri è… che non mette al primo posto gli spaghettoni di Benedetto Cavalieri, o che il formato di riferimento della Latini non sono le Trenette ma gli Spaghetti Senatore Cappelli, o che serve del pelo sullo stomaco per escludere Afeltra e Setaro, ma rispetto alla pizza napoletana qui andiamo meglio. Aggiungete bio, info, interviste ai pastai, e non voglio dire che Dove è Dio senza che nessuno mi avesse avvisato, ma 4 euro e 20 si possono investire.
Poi però ci sono quelli che dicono: “Perché sottovalutate la pasta del supermercato, per voi la [scegliere un marchio a piacere tra Garofalo, Voiello, Barilla] non è buona abbastanza?” Chè è un modo garbato per marcare il territorio, da una parte noi, la setta, i gastrofanatici, talebani falcoltosi e anche un po’ pirla (nel senso che spendono di più) dall’altra chi la sa lunga o ha sempre l’aria di.
Allora uno sulle prime si difende: “sono un gastrofanatico, non uno stupratore di bambini”, poi finisce che qualche domanda se la fa. Del tipo: tutto questo santificare la pasta artigianale, ma vale la pena?
PS. Se vi chiedete dove ho preso le immaginette della pasta, beh dovete sapere che provengono da un sito. Ah, un sito che promuove la pasta nel mondo, volete sapere se siamo dalle parti di Magic Italy, se è un’iniziativa del ministro Brambilla, finalmente ricondotto alla ragionevolezza dopo l’infelice esperienza di Italy.it? Siete fuori strada, provengono da un libro di cucina meravigliosamente illustrato, The Geometry of pasta, o meglio dal suo sito, meravigliosamente illustrato pure quello.
[Fonti: Dove, The Geometry of pasta, immagini: The Geometry of pasta]