Se siete ghiotti di pesce e assidui frequentatori di ristoranti, vi sarete accorti di un fenomeno: la recente prevalenza del morone.
Morone inteso come “ricciola di fondale” –scientificamente “Centrolophus Niger”– non come “persico spigola”, per intenderci (con i pesci è sempre difficile non far confusione con i nomi).
Il morone si pesca prevalentemente nel Mar Ligure ed è tanto brutto quanto buono.
Ha la faccia stupida di chi sta troppo al buio ma le carni dolci di chi si ciba praticamente solo di gamberi (insomma: un po’ ci somiglia).
Ma la mia domanda è: com’è che d’un tratto tutti hanno in carta il morone? Va be’ le mode gastronomiche, ma in tempi di complottismi, di certo va trovata una ragione più profonda.
Io ho fatto 7 ipotesi:
– E’ in realtà un nuovo incrocio brevettato dalla Monsanto tra MORmora e salmONE;
– Ce n’è in abbondanza perché lo pescano i nordcoreani con i nuovi sottomarini nucleari tra un’esercitazione e un’altra;
– Sa di gambero non perché li mangia ma perché in realtà è realizzato con surimi compresso e poi verniciato;
– E’ pangasio aromatizzato alla ricciola;
– Ce n’è tanti perché sono riusciti a clonarne uno come la pecora Dolly. Il prossimo Star Wars si chiamerà “L’esercito dei Moroni”;
– Amazon Prime lo recapita in 24 ore.
Se invece pensate che tutti lo cucinino semplicemente perché è buono, siete proprio degli ingenui.
SVEGLIA GENTE!1!!!1!!!!1!1