Se sei incazzato, ti passa. Se sei stressato, ti ridimensioni. Se sei teso, dopo il primo giro ti si rilassano le spalle. Le mani diventano tiepide. Lo guardi incantato che cuoce in forno, il profumo invade le stanze di casa. Sembra di stare dentro il mulino con Banderas e la gallina. È la terapia del pane. Con me funziona. Recupero il senso del tempo, la lentezza e l’attesa.
La terapia del pane crea dipendenza, effetti collaterali, nuove follie e qualche ricordo.
Immediatamente mi fa venire in mente la merenda, che ci viene strappata con la maggiore età o forse prima. La pausa pomeridiana che non facciamo più, sostituita al massimo da uno snack spezza fame (il marketing lo chiama così). Chi dice più “ho fatto merenda”? Ci vergogniamo quasi, tranne chef Carlo Cracco che lo dice in Tv a Fazio e alla sua amica Benedetta.
La merenda e il rito della fetta di pane con… una pratica anacronistica e dimenticata.
Vi sottopongo la mia personale top ten della merenda perfetta, ovviamente a base di pane a fette da interpretare e arricchire. Da non confondere o mischiare con il panino. Qui si parla di un’unica fetta di pane (concesso agli insaziabili il raddoppio, due fette di pane sovrapposte).
- pane con pomodoro strofinato e olio extra vergine d’oliva
- pane col salame
- pane e formaggio (pecorino poco stagionato) tagliato bello spesso
- pane toscano con prosciutto salato
- pane tostato e olio extra vergine d’oliva (altrimenti detta bruschetta)
- pane e burro
- pane con strato di Philadelphia e marmellata d’albicocche
- pane bagnato con vino rosso (possibilmente quello del nonno per la sua componente aggiunta di orgoglio ingiustificato e quindi acidità) spolverato di zucchero
- pane e Nutella (vabbuò)
- pane integrale con marmellata di ciliegie
Tocca a voi. Sfogatevi. Dopo aver sfornato il pane, o averlo comprato fresco, profumato e scrocchiante, che cosa ci mettete sopra? Cosa vi dà il massimo godimento?
[Crediti | Link: Dissapore, immagine: Flickr/Ciani]