Con alcune medicine, la mente si riempie di pensieri interessanti, si concentra su punti specifici e viaggia su binari spesso inesplorati. No, non sono canne, sempre a pensar male. E’ Actigrip. Stavolta gli effetti del pasticcone bianco mi hanno incastrata sul termine Gastrofighetto. Cosa vuol dire esattamente? E’ una sorta di radical chic del cibo? Un modaiolo di dubbia sostanza che segue le tendenze del momento? Mon Dieu, c’est moi? Non lo so. Stando fuori come un paio di mutandine stese al sole, mi sono avventurata in rete alla ricerca del significato cercando di interpretarlo attraverso le frasi di editor e notisti di blog. Ecco i risultati in ordine di apparizione su google per la ricerca del termine: gastrofighetto
Gastrofighetto è:
- Chi, come noi, rimane terrorizzato da un menù con wurstel, rustici, chele di granchio, olive ascolane rigorosamente surgelate. Cascata di prosciutto, cocktail di scampi e perfino l’arista al forno con le patate (Antonio Tomacelli in un post su Dissapore, 30/4/ 2009).
- Chi, sulle questioni di cibo, si prende troppo sul serio (Kapakkio in un commento su Dissapore, 25/10/2009.
- Chi apprezza in regalo una cozza autografata da Antonio Tomacelli e spera di poterci scrivere sopra: sushi vade retro (Nadiap in un commento sul Dissapore, 25/10/2009). E poi sono io che mi faccio le canne! Geniale, ma andiamo avanti.
- Gastrofighetto è: una tipologia di luoghi, come dire, famosi. Ad ogni modo diversi dai veri laboratori di panetteria/pasticceria (Alexandra Asnaghi in un commento sul blog de La cucina Italiana, 28/8/2010).
- Chi compra (e cito testualmente) le “solite” riviste di cucina, con foto da foodporn e reclame di attrezzi da gastrofighetti ricchi (Chimico in un commento al forum Coquin@ria , 4/12/2009).
- Chi, essendo stellato (probabilmente riferito ai cuochi), compra l’acqua delle ebridi per cuocere la pasta (Speck in un commento su Cunfusenet 4/6/2010).
- Chi, alla faccia del km 0, si fa mandare l’acqua di montagna di Lurisia per fare il gelato, riferito al cartello ingredienti di Grom (Dario in un commento su Confusenet 17/7/2008). Ma avete mai seguito i forum di Confusenet? Sarà che ho la febbre ma confuso è dire poco! Delirionet, altro ché.
- Gastrofighetto è: una tipologia di negozi che vendono essenze e oli speciali in piccole bottiglie, appunto da fighetti, ma la cui estrazione avviene tramite solventi (Chimico in un commento su Confusenet 15/5/2008).
- Gastrofighetto è anche una tipologia di supermercato gourmet, cito testualmente: “molto organically grown e gastronomically correct a prezzi quasi da rapina ma di ottima qualità e importati da tutto il mondo” (Dario Bressanini in un post su La scienza in cucina, 24/8/2009).
- Chi segue il nuovo perché fa fico, abbandonando molte cose importanti del passato (Vincenzo Pagano in un post su Scattidigusto, 27/9/2010).
- Chi va in certi ristorantini identificabili per opposizione al Voltapentole: 18 coperti, l’evoluzione della trattoria, di proprietà dello chef Massimiliano Ciregia, maremmano cresciuto a telline e a pomodori da pelare nel garage di famiglia (Federico De Cesare Viola in un post su Il Sole24ore, 3/7/2009). E per finire, l’ultimo della prima pagina di google:
- Gastrofighetto è un italico sprovveduto che spende 80€ al chilo per comprare Jamón Ibérico (Smeerch su un flame gastronomico di friendfeed, 6/12/??).
Onestamente non ci ho capito un granché. Se avete le idee più chiare, lettori cari, vi prego di collaborare. Cosa vuol dire cristosantissimamente, questa parola? Chi o cosa è gastrofighetto?
[Crediti | Link: Dissapore, La cucina italiana, Coquinaria, Confusenet, La scienza in cucina, Scatti di gusto, Il Sole24Ore, friendfeed. Immagine: L’Espresso Food&Wine]