Cena davanti a Italia – Belgio: 5 errori da non fare

Tutti stasera alle 21 saranno davanti alle tele per assistere a Italia-Belgio, debutto della nazionale ai campionati europei. Ma senza saltare la cena. Ecco come organizzarvi e i 5 errori da non fare

Cena davanti a Italia – Belgio: 5 errori da non fare

Qualcuno ha già cominciato a guardare le partite nel weekend. Tutti gli altri stasera alle 21 saranno piazzati davanti alle tele per assistere a Italia-Belgio (o Belgio-Italia? boh), prima prova della Nazionale in questi Europei 2016.

Che c’azzecca con Dissapore? Beh, vorrete mica saltare la cena, vero? Tolti quelli che mangiano prima (con le galline, si dice dalle mie parti), il calcio d’inizio casca proprio nel bel mezzo del dinner time.

Niente di meglio, quindi, che allestire un menu da divano, più bello ancora se con tanti amici.

Senza invitare i soliti menagramo e, naturalmente, senza commettere i 5 errori che potrebbero rovinarvi la serata.

1. Non decidere da che parte stare

panini mortadella

Non stiamo parlando di tifo. A parte qualche belga che, forse, sta leggendo questo post, per gli altri non ci saranno dubbi: forza Italia alè alè.

Piuttosto, occorre stabilire in anticipo se volete stare tutto il tempo sul divano, gli occhi incollati allo schermo, o se vi potrete concedere la libertà di fare, ogni tanto, un salto in cucina.

Perché magari non siete sfegatati e, della serata, amate l’atmosfera ma, da buoni/e padroni/e di casa, la vostra preoccupazione sono sempre gli ospiti.

In questo caso, chapeau. Avercene di gente come voi, che serve sempre e comunque pietanze fumanti, pizze appena sfornate, penne appena scolate. Certo, avrete preparato prima sughi, condimenti, la dadolata di pomodoro per le bruschette e le guarnizioni per gli hamburger. Ma, da ospiti perfetti, farete in modo di servire tutto comme il faut, ben caldo e fragrante.

Tutti gli altri, quelli che fino ai tre fischi dell’arbitro non si alzano neppure per andare a fare la pipì, devono giocare d’anticipo.

La giornata finalmente estiva (insomma, più o meno) si presta a rispolverare le vostre migliori insalate di pasta e di riso, ma anche panzanella, insalate di pollo e qualunque altro piatto freddo a pezzi piccoli (vedi punto 3) vi venga in mente.

Oppure, potete preparare un vassoio di panini superimbottiti, tramezzini e club sandwich da accompagnare, all’americana, con un maxi sacchetto di buone (buone, mi raccomando) patatine.

Superpigri? Funzionano sempre bene i taglieri di affettati e formaggi da accompagnare con qualche sott’olio e sott’aceto e un ricco cesto di pane misto. Più uno spuntino che una cena, ma stasera c’è altro da fare.

2. Chiamare il take away

pizze

Probabilmente ci avranno pensato in molti, ingolfando i centralini e le cucine di pizzerie, ristoranti cinesi e messicani.

Così, il vostro cibo da asporto rischia di essere preparato frettolosamente e, soprattutto, di tardare fino ad arrivare a giochi, letteralmente, conclusi. Ma anche freddo e shakerato, perché era l’ultimo del giro e prima di raggiungere il vostro indirizzo è stato portato a spasso per mezza città.

Per non dire che, magari, il fattorino suona il campanello in un momento topico del match e ora chi si alza per andare ad aprire?

Certo, ci sono delivery che garantiscono un buon servizio e vi portano a casa i piatti dei ristoranti cittadini (che, di contro, magari stasera sono vuotini e possono dedicarsi con più calma agli ordini esterni). Quindi, se proprio dovete, almeno selezionate con cura fornitore e vettore.

3. Proporre cibi da coltello

finger food

Sembra banale ma non tutti hanno ancora imparato che, se non si è seduti a tavola, tagliare a bocconi la bistecca o il pollo non è semplicissimo. Né se si sta tenendo il piatto in bilico sulle ginocchia né se, davanti al divano, c’è il classico tavolino da caffè che è comunque basso e rende scomoda l’operazione.

Oltre a costringere il commensale a guardare quel che sta facendo, invece di cosa accade in campo.

L’ideale è servire il cibo in una ciotola (più che in un piatto) da tenere comodamente in una mano mentre con l’altra, armata di forchetta o cucchiaio, si pesca distrattamente il contenuto.

Oppure, naturalmente, quello che si mangia direttamente con le mani. Insomma, rileggete il punto 1 e comportatevi di conseguenza.

4. Servire bucatini all’amatriciana

Amatriciana Roscioli

O spaghetti al pomodoro. Ma anche pennette e fusilli. Insomma, la pasta col sugo che schizza.

Che già è complicata da mangiare, seduti al desco, senza inzaccherarsi maglie, camicie e cravatte. Sul divano, oltre ai vostri abiti (pantaloni compresi), sono a rischio anche fodere e cuscini, con relativi drammi familiari se in casa c’è qualche macchia-fobico (dicesi di chi va in crisi per ogni goccio di vino rovesciato, pezzetto di cioccolato spatasciato e così via, capace di non rivolgere più la parola per giorni all’autore dell’insano gesto).

In generale, insomma, non servite nulla di troppo salsato. E se deve essere panino, che sia ben avvolto alla base (al limite, anche in un cartoccio di alluminio) perché non goccioli qua e là.

5. Dimenticare di mettere in fresco la birra

birra bock

Che ve lo dico a fare? Eppure, non c’è dimenticanza più comune e, a suo modo, drammatica, che scordarsi di mettere in frigo per tempo e in quantità bibite, vino bianco e birra.

Se il piano B può essere, semplicemente, darsi al rosso, ci sono comunque sistemi per raffreddare – abbastanza – velocemente le bevande. No, non vi sto suggerendo di acquistare un abbattitore (sebbene…) ma di sperimentare un paio di trucchi.

Dicono che funzioni avvolgere le bottiglie in carta di giornale bagnata e infilarle in freezer per circa un quarto d’ora. Così come colmare il secchiello di acqua e ghiaccio aggiungendo una manciata di sale prima di immergervi le bottiglie che, per una reazione fisica, si rinfrescano in un batter d’occhio. Io non ci ho mai provato ma sembrano metodi sperimentati.

Se poi quel che avete messo in freezer viene lasciato lì a languire fino a esplodere perché, sull’onda della concitazione della partita, vi dimenticate anche di questo… beh, fatevi serie domande sullo stato della vostra memoria a breve termine.

E buona partita a tutti.