Sono contento, ho trovato il titolo del post e simultaneamente spiegato il motivo della sparizione da Dissapore, dovuta all’improvviso abbandono di mia moglie. Spiegazioni? Lasciamo stare, prendetene una qualunque, andrà benissimo. Quanto a me, in questi casi faccio ricorso al principio del Rasoio di Occam e all’esperienza degli amici, non è semplice trovare una ragione che in apparenza non esiste.
Ne parlo perché mi fa bene e può aiutare chi ci sta passando, ma qui credo sia giusto discutere cosa succede all’appetito.
Confessione: mi sono prese le peggio voglie, il fritto per primo, in tutte le declinazioni. E ho approfittato dell’improvvisa libertà per tornare nei locali che frequentavo anni fa cedendo spesso al cibo spazzatura, dalle cose piene di salse alla carne di maiale: wurstel e salumi soprattutto. Roba pesa che mi ha fatto ingrassare a vista d’occhio. Si mangia per riempire un vuoto? Sì, no, boh, forse.
Pure il bere è aumentato, e parecchio. In giro come a casa, dove ho allestito un minimo di bar. Il fatto di avere a disposizione dell’alcol mi fa sentire rassicurato.
Un vantaggio c’è, quello sì. Concentrato su te stesso, sui bisogni primari, cucini meglio di prima. Complice una fornitura di pasta Benedetto Cavalieri da spavento, ho sfoggiato i più consolatori piatti della mia carriera.
La cosa più dolorosa, sarà banale lo so, sono i ricordi. Specie i ricordi gastronomici. Ricordi di una struggente frittura di calamari in riva al mare, con bollicine pimpanti, che per anni hanno esaltano i tramonti strepitosi alla Spiaggetta (di Fregene). Hai voglia a dire che la solitudine è intimità con sé stessi, mangiata da solo non ha lo stesso sapore.
In definitiva mangio di più, lo faccio per recuperare un po’ di piacere sperando che mi aiuti a capire, a sopportare gli inevitabili codazzi, tipo le lunghe battaglie legali.
Non vedo nulla di disdicevole nel condividere (anche) queste esperienze, per cui vi chiedo: ci siete passati? Come avete reagito? Una separazione cambia le abitudini a tavola? Avete ceduto agli eccessi? Parlarne fa bene, anche se sono situazioni dolorose che sulle prime tolgono tutto. Poi, lentamente, ritrovi te stesso e anche la concentrazione per riprendere il piacevole appuntamento settimanale con i lettori di Dissapore.
PS. Grazie a Massimo Bernardi e alla squadra per avermi aspettato.