Il 2009 è l’anno del cibo retrò. Perché lo scegliamo, e cosa racconta di noi? Per rispondere a queste domande, ogni giorno di questa settimana Dissapore dedicherà un post ai ricordi. Chiamiamola: la settimana della nostalgia.
Oggi celebriamo le mode e le manie, i piatti, gli ingredienti e le ricette che ci hanno ossessionato negli anni ’70. Testi e immagini sono tratte dal libro: Così mangiavamo di Stefania Barzini.
Ingrediente. La panna! il suo uso sconsiderato sempre su tutto prende quota nella metà degli anni ’70 e prosegue, di successo in successo, per tutti gli anni ’80. Poi gli italiani, Dio ringraziando, rinsavirono improvvisamente e oggi, se provi a offrire un piatto di farfalle panna e salmone, vieni scaraventato nell’inferno del gourmet.
Il piatto. Cocktail di scampi. Adesso è un piatto che fa storcere la bocca, ma chi non ha mai preparato o mangiato un cocktail di scampi scagli la prima pietra.
Gli elettrodomestici. La lavastoviglie, dapprima enorme, pesantissima e a rotelle, poi con il passare degli anni diventò più maneggevole e leggera. Oggi nessuno ne fa a meno e pochissimi ricordano ormai come si lavano a mano piatti e bicchieri. Nel campo dei piccoli elettrodomestici furoreggiava invece il coltello elettrico, che ha avuto anch’esso i suoi 15 minuti di celebrità. Non più di quelli, perché si trattava di uno scomodo, pesante e praticamente inutile oggetto di tortura, che scappava in continuazione dalle mani causando tagli e lacerazioni dolorosissime.
Gli oggetti in cucina. Il più bello, il più fantasioso e il più scomodo è stato il tetrapak, la stupenda confezione di latte che nelle forme imitava un seno, più o meno materno. Naturalmente era scomodissimo da mettere in frigo pur recando però un segno di grande creatività. In seguito anche la crema di cioccolato Dulciora venne confezionata in tetrapak. Poi qualche mente perversa inventò, per fortuna senza grande successo, il latte in molli confezioni di plastica, che sfuggivano da tutte le parti e insieme, in omaggio, c’erano anche gli appositi secchielli per contenerlo. Andare dal lattaio era diventata un’avventura. Poi finalmente un individuo di sani e pratici principi inventò la confezione a parallelepipedo, che trovò subito una sua collocazione nei frigoriferi degli italiani. Altra novità non da poco fu l’ingresso in cucina delle posate colorate, fino ad allora avevano infatti dominato le tavole degli italiani quelle in acciaio.
La ricetta. Cocktail di scampi.
Ingredienti | 900g. di code di scampi; una tazza e mezza di maionese fatta a mano; una tazza e mezza di panna; 1 cucchiaio e mezzo di salsa piccante; worchester, sale e pepe.
Lesso gli scampi in abbondante acqua salata, poi li scolo e li lascio raffreddare bene, quindi li sguscio. In una ciotola aggiungo alla maionese il ketchup, la panna, la salsa Worchester, il sale e il pepe e amalgamo bene. Con questa salsa condisco gli scampi mescolando con cura, poi li verso in coppette individuali che tengo in frigo fino al momento di servire.
Il cocktail. Tequila Sunrise.
Ingredienti | 3/10 di Tequila, 6/10 di spremuta d’arancia, 1/10 di granatina.
La preparo direttamente nel bicchiere tumbler alto con il ghiaccio. Giro e aggiungo la granatina senza mescolare. Decoro con una fetta d’arancia e ciliegia rossa al maraschino.