Comprato & Mangiato: Mini Gateau au chocolat Mere Poulard, quei parallelepipedi dell’esatta dimensione del cavo orale

I gourmet si dividono in 2 categorie: quelli che mangiano il Risotto con la Foglia d’Oro di Marchesi e quelli che leggono resoconti di chi ha mangiato il Risotto con la Foglia d’Oro di Marchesi ingozzandosi di cibo spazzatura sul divano. Io appartengo alla seconda. Ma così come “le persone di gusto sanno vestirsi bene anche comprando al mercato” — ©Giorgio Armani — gli scaffali dei supermercati sono ricolmi di delizie sottovalutate, autentiche nella loro sofisticazione alimentare.“Comprato e Mangiato” proverà a dimostrare che sono Troppo Buone per Essere Finte.

Sì, un’altra tortina al cioccolato. Lo giuro, è l’ultima. Lo so che lo avevo già detto l’altra volta. Fatto sta che qui a Milano, in vergognoso ritardo sul calendario, sembra finalmente arrivata la primavera e quindi forse potrò smettere di curare la mia meteoropatia ingollando tortine al cioccolato, incurante dell’approssimarsi della prova costume. Da domani mi nutrirò soltanto di frutta – il blu dentro i muffin conta come frutta, sì?

Oggi sono stata all’Esselunga, il cui reparto dolciumi è marcatamente francofilo e ripieno di delizie d’Oltralpe, e ho fatto shopping selvaggio secondo un unico criterio: nella lista degli ingredienti il primo doveva essere “beurre“. Sono ora qui al cospetto del mio bottino e mi sto dedicando al mangiucchiare, o meglio al grignoter, che lo fa subito sembrare un’attività più nobile.

Tra gli altri, ho acquistato i Mini Gâteau au chocolat di La Mere Poulard, biscotteria normanna. Sulla confezione c’è anche dipinto Le Mont-Saint Michel, il che amplifica la sensazione turistica offerta dalle tortine, portando l’immaginazione a fare una piccola vacanza insulare (o collinare, a seconda delle maree).

Le mini tortine sono imbustate singolarmente in piccoli sachets, così da preservarne le fraicheur (ora smetto). Sono dei parallelepipedi dell’esatta dimensione del cavo orale, dove si infilano in un sol boccone con la stessa precisione con cui una moneta entra in un distributore automatico.

L’impasto è piacevolmente umido e leggermente appiccicoso sulle dita, la consistenza è resa più vivace dalle pepite di cioccolato all’interno del tortino. Noterete che una sola è poco ma due non sono pochissimo: ciascuna porzione ha 136 calorie.

La torta è in pratica una quattro quarti, ovvero gli ingredienti sono, in parti uguali, uova, zucchero, farina e burro, che qui però è sostituito dall’olio di colza. Dopo averne mangiate due, mi sono improvvisamente chiesta se l’olio di colza fosse adatto all’alimentazione umana e non fosse solo un biocarburante – questo genere di preoccupazioni mi insorgono sempre quando sono sazia, in una vita precedente devo essere stata il cacciatore-raccoglitore dalla vita più breve nella storia del suo clan – ma la pagina di Wikipedia francese è molto rassicurante in proposito.

Ingredienti: uova fresche, zucchero, farina di frumento, olio di colza, pepite di cioccolato 12%, sciroppo di glucosio e fruttosio, cacao in polvere, stabilizzanti: sciroppo di sorbitolo, amido di frumento. Agente lievitante: difosfato disodico, carbonato acido di sodio. Aromi, sale, addensante: gomma di xantano. All’Esselunga 3,29 Euro per il sacchetto da 240 grammi, che contiene 8 Mini Gateau.

[Crediti | Link: Dissapore, Wikipedia]