Il rito della colazione.
Col contorno di un drappello di irresistibili personaggi che ancora assonnati si danno convegno quotidianamente, assistiamo alla perfetta messa in scena di una di quelle commedie buffe e sentimentali che, col loro tourbillon di abitudini sorprendenti, credenze e piccole perversioni classifica l’italiano medio come meglio non si potrebbe.
Il gioco non è divertente senza un sano processo di identificazione.
* In quale di questi personaggi vi riconoscete?
Per sempre giovane (merendina edition)
Ama la merendina sopra ogni cosa: il saccottino all’albicocca lo stuzzica, la girella lo ammalia. Viene da un passato di crostatine e tegolini. Accompagna con succo di frutta. Compra ancora il succo di pera in bricco e lo beve con la cannuccia.
Per sempre giovane (frollino edition)
Latte caldo con un goccio di caffè in tazza grande, abbonda con lo zucchero. Mangia gli stessi frollini da 20 anni. Li tira fuori dalla confezione e li mette in fila sopra la tovaglietta. Guarda fisso davanti a sé mentre cronometra l’inzuppo. Si porta un pacco degli stessi frollini anche in vacanza.
Estremista della leggerezza
Come epitaffio vuole “E’ vissuto con mille illusioni, tranne quella di trovare la felicità in una merendina”. Yogurt bianco e caffè senza zucchero. Soglia del vizio pari a quella di un campione olimpionico in allenamento. È convinto che la sua linea impeccabile sia proporzionale al contenuto lipidico dello yogurt che mangia, mai e poi mai ne comprerebbe uno intero.
Moderato della leggerezza
Confettura light su frollino senza zucchero. Vorrebbe addentare una fetta di crostata, ma rinuncia. In alternativa si concede un tazzone di latte e cereali, senza sale e senza zuccheri. A scanso, scrocchia e saltella. È già stato in piscina alle 8 del mattino.
Brioche, cappuccino
Per lui cappuccino e cornetto sono il massimo dell’ispirazione mattutina. L’imprevista chiusura del bar di sempre gli compromette indiscutibilmente la giornata.
Sbrigativo
Aspettare che il caffè della moka venga su è anche troppo. È un duro, saluta a malapena. Se ha una moglie accondiscendente trova il caffè direttamente sul comodino. Nel caso debba farselo da solo, non rivolgetegli la parola nella prima mezz’ora d’ufficio.
L’ultimo resistente
Sono rimasti in pochi ma a lui non interessa. Orgogliosamente fuori moda non va oltre miele e pane integrale. Al massimo si concede lo yogurt comprato del negozio etico. A volte vegetariano, si sposta solo in bicicletta.
Vittima dello spot
Non lo ammetterà mai però si lascia condizionare dalla pubblicità. Se dimentica di comprare la fetta al latte risolve con lo yogurt probiotico. A metà mattinata mangerebbe il polso completo di mouse del collega di fronte, ma resiste, e se proprio non ce la fa, mangia una Camilla del Mulino Bianco o un grissino che conserva gelosamente nel cassetto chiuso a chiava della scrivania.
Spalmatore professionista
È uno spalmatore serio e risoluto di fette biscottate, un perfezionista. Spalma con costanza per sé e per gli altri. Macchia col latte freddo il caffè lungo e zuccherato. Con fatica ha dovuto eliminare il burro, anche se a ogni spalmata di confettura lo ricorda con nostalgia.
Il salato è il suo dio
Prosciutto cotto o crudo e formaggio. Ma il vero bengodi è buttarsi sulle uova, strapazzate o alla coque. Caffè nero e pane integrale. Da quando ha scoperto che la colazione non deve per forza essere dolce, è una persona felice.
* Se vi sentite esclusi dal ritratto collettivo diteci senza ulteriore indugio qual è la vostra colazione.