Non so se ce ne sono tra i lettori di Dissapore, comunque pare che il cake-design sia la nuova ossessione di un nutrito gruppo di gourmet. Eppure il motivo principale per cui nei giorni scorsi sono andata a Palazzo del Borgo, Como, è Marina Ragazzi, che presentava alla stampa La boite a gâteaux, il suo laboratorio di torte da merenda e piccoli peccati di gola. Marina è nata e cresciuta nell’ambiente della moda, suo padre ha una seteria che produce stoffe preziose per grandi griffe ed è il compagno di Angela Missoni, Armando Bini, il suo bisnonno, ha fondato nel 1930 la storica Tessitura Serica Bini.
Dopo un promettente inizio, ovviamente nel settore di famiglia, Marina ha due figli, e quando decide di tornare al lavoro sceglie la strada della lentezza e del coraggio, ovvero cambia tutto, puntando sul cibo. Inizia con umiltà nella città in cui vive, Como appunto, perchè sa di dover fare le cose con calma per capire tutte le sfumatura della nuova scommessa.
Mi racconta che la prossima tappa sarà a Milano, dove proverà a coinvolgere pasticceri giovani e curiosi di sperimentare il cake-design.
La guardo mentre Monica fotografa e penso al suo progetto come a un mood che coinvolgerà altri talenti in arrivo dallo fashion system. Finalmente un’affinità tra moda e cibo meno vaporosa del solito, qui si parla di lavoro.
[Crediti | Link: Facebook. Immagini: Monica Assari]