Il Vinitaly 2016 sta per aprire (dal 10 aprile al 13) ma vi hanno detto già tutto: i [inserire un numero a caso] vini da provare o da evitare, stessa cosa per i ristoranti di Verona e dintorni, e in genere per tutte le cose.
A Dissapore non resta che guardare il vignaiolo Sting mentre inaugura il Vinitaly cantando “Message in the bottle” (il destino in una canzone) o darvi dei consigli molto pratici.
Perché alla fine il grande non detto del Vinitaly, la differenza tra veri intenditori e parvenu, è sapersi destreggiare al momento di scegliere il vino più adatto a un piatto di pasta, o ancora meglio, alla pizza.
Ed è proprio ciò che faremo oggi con l’aiuto del sito Wine Folly e una serie di nostre infografiche.
Primo consiglio: ignorate la pasta e soffermatevi sul condimento. Il ragù napoletano che peppïà (voce onomatopeica riferita alle bolle d’aria che affiorano ripetutamente in superficie dal fondo della pentola rompendosi con un suono simile a una boccata di fumo della pipa) è un piatto rustico che mescola salsa di carne e pomodoro.
State pensando a un vino rosso dal naso potente ma con la giusta struttura per sostenere l’abbinamento? Okay, siete sulla buona strada.
Sì. Però. Quale vino?
Focalizzarsi sul condimento è la chiave anche nel caso della pizza, nonostante l’abbinamento sia tutt’altro che semplice.
Prendiamo la Margherita per dire, mica facile trovare un vino che esalti allo stesso tempo la sinergia con la nota acida dei pomodori freschi, l’aroma del basilico e la mozzarella cremosa.
Eccovi le soluzioni.
1. Pizza Bianca: se l’impasto è fatto come si deve niente ne esalta i sapori come un Fiano di Avellino (Ciro Picariello, per esempio).
2. Margherita: Una Barbera d’Alba corre sullo stesso binario di freschezza della Margherita.
3. Pizza mozzarella e funghi: quale vino esalta la saporita presenza dei funghi? Diciamo che un Nebbiolo invecchiato (uno qualunque dei morbidi Nebbioli di Bartolo Mascarello) riesce a compensare l’abbondanza del gusto umami.
4. Pizza con prosciutto e rucola: un abbinamento interessante è con il Collio bianco friulano, la cui mineralità si combina bene sia con la nota salata del prosciutto, che con la freschezza della rucola.
5. Pizza con salsiccia: effervescenza e bollicine tengono il palato pulito, l’acidità del Lambrusco Bollicine si adatta bene al sapore forte della carne di maiale e all’aroma della cipolla.
1. Pasta con le verdure: ci vuole un vino capace di valorizzare la freschezza primaverile di carciofi, broccoli o asparagi. Un bianco leggero con note fruttate come Soave e Vermentino, ad esempio, oppure il Greco di Tufo.
2. Pasta con il pesce: se non è la versione con il pomodoro affidatevi al tocco amaro e leggermente pungente di un vino bianco dal corpo medio, o alla leggiadria di un rosè. Alcuni esempi: Pinot Grigio, Verdicchio, Vernaccia o uno spumante Franciacorta.
3. Pasta con il formaggio: trovare la giusta combinazione tra vino e formaggio è abbastanza semplice. Trebbiano e Chardonnay accentuano la cremosità del piatto, oppure, tra i rossi, Nebbiolo, Pinot Nero e anche Sangiovese sono abbinamenti consigliati con i formaggi stagionati.
4. Pasta al pomodoro: stesso discorso fatto per la pizza. Considerata l’acidità dei pomodori, un rosso di corpo medio è la soluzione migliore. Per esempio il Primitivo. O come alternative: Montepulciano d’Abruzzo, Sangiovese, Negroamaro e Nero d’Avola.
5. Pasta al pesto: siete a Verona, non a Genova, diciamo però che amate la pasta condita con il pesto. Bene, vi serve un vino dai profumi erbacei, per esempio un Sauvignon. Ma la scelta non è per forza così limitata, vanno bene anche Vermentino, Gavi, Grillo o un Fiano di Avellino.
[Crediti | Link: Wine Folly, Corriere, Dissapore, infografiche: Valentina Campus]