Nella notizia che il proprietario di una catena di mini-market in Ohio si è appena comprato un antico marchio del Barolo c’è uno spiccato sentore, tanto per restare in tema, di nobiltà decaduta.
E’ il business, bellezza. Quello che ieri ha portato la gloriosa cantina Vietti di Castiglione Falletto, 34 ettari di vigneti nelle Langhe più belle (e preziose dal punto di vista enologico, visto che parliamo di un’area dove i prezzi arrivano a 1,5 milioni di euro l’ettaro) nelle disponibilità della famiglia italoamericana Krause, titolare di investimenti diversificati tra cui Kum & Go, una popolare catena di mini-market in Ohio.
La somma resta segreta ma è facile ipotizzare che per convincere i vecchi vignaioli langaroli siano servite svariate decine di milioni di euro, e nel futuro anche prossimo c’è da aspettarsi più di una vendita.
Il Barolo, imbottigliato soltanto da 300 aziende per un totale di 13 milioni di bottiglie l’anno, ha ancora aumentato il suo prestigio internazionale
Luca Currado e Mario Cordero di Vietti promettono, come sempre in questi casi, che nulla cambierà, e precisano che se la loro azienda porta in dote alla nuova una lunga esperienza centenaria e alcuni tra i cru più pregiati delle Langhe, la famiglia Krause contribuisce con 12 ettari di vigneti acquistati da poco in alcune tra le migliori zone di produzione del Barolo.
Che, imbottigliato da sole 300 aziende per un totale di 13 milioni di bottiglie l’anno, continua ad acquisire un prestigio (e un valore) crescente.
[Crediti | Link: La Stampa]